Crisi permanente e disoccupazione giovanile: una piaga globale
Numeri e tendenze da tenere in mente per evitare un approccio esclusivamente “italocentrico” alla crisi globale.
Gli ennesimi segnali di un’economia globale che ormai si trova in una situazione permanente di stagnazione, e di come uno degli aspetti di questa crisi sia stato un attacco globale senza precedenti alle fasce giovanili della società.
Sottolineiamo che non sorprendentemente cresce dil numero dei NEET, i giovani che “non studiano, non lavorano e non guardano la TV”, come cantavano i CCCP. L’evidenza empirica disponibile per 28 paesi in tutto il mondo ci dice infatti che circa un quarto dei giovani fra i 15 e i 29 anni non studia né lavora, una percentuale enorme. Secondo uno studio dell’Università di Milano, l’Italia con il suo 26 per cento si trova al primo posto in Europa.