ASSASSINIO DI UN LAVORATORE DURANTE UNO SCIOPERO DELLA LOGISTICA A PIACENZA
Magazzini GLS -Piacenza: durante uno sciopero per il mancato rispetto dell’accordo sindacale di luglio, è stato ucciso un iscritto USB e ferito un altro lavoratore della logistica, investiti da camion incitato da responsabile dell’azienda. Mobilitiamoci contro il regime dello schiavismo.
Siamo qui nella notte, a Piacenza, contro la violenza padronale e la complicità della polizia. La solidarietà a nostri morti e ai nostri lavoratori si sente questa notte, si sentirà domani in tutta Italia e si sentirà ogni giorno, per chi vuole ascoltare e anche per chi ogni ogni giorno ci uccide.
“La USB ha dichiarato lo SCIOPERO IMMEDIATO di tutto il settore della logistica a livello nazionale ed ha invitato le proprie strutture di fabbrica ad organizzare scioperi e fermate di protesta.
In tutte le principali città italiane si svolgeranno presidi di protesta presso gli Uffici del Governo.”
Così recita un passaggio del comunicato di USB che sta circolando in queste ore. Le stesse ore in cui capita di leggere, da parte delle varie giunte istituzionali, appelli al buonsenso e alla responsabilità sociale…che dovrebbero avere i sindacati.
Intanto un’azienda può ordinare di uccidere un proprio dipendente in sciopero.
Intanto la polizia può voltarsi dall’altra parte mentre questo accade.
Intanto i giornalisti posso montare storie che sviino l’attenzione e abbassino la gravità del momento.
Ma intanto anche noi possiamo fare qualcosa, oggi. Scendiamo in piazza alle ore 17.00 in p.zza ROOSEVELT a BOLOGNA, troviamoci li per urlare sdegno e disprezzo ma anche solidarietà e voglia di lottare.
Si continua, anche per non rendere inutile una morte così pesante.
++OGGI A TORINO PRESIDIO DAVANTI ALLA PREFETTURA ALLE 17++
ASSASSINATO UN LAVORATORE ISCRITTO ALL’UNIONE SINDACALE DI BASE DURANTE UN PICCHETTO ALLA GLS DI PIACENZA.
PIACENZA 14 settembre ore 23.45 si muore per lottare, si muore per i diritti.
“Ammazzateci tutti” è il grido dei lavoratori della logistica di Piacenza.
Un nostro compagno, un nostro fratello è stato assassinato
durante il presidio e lo sciopero dei lavoratori della SEAM, ditta in appalto della GLS, questa notte davanti ai magazzini dell’azienda.
Il gravissimo fatto è l’epilogo di una serata di gravi tensioni, la USB aveva indetto una assemblea dei lavoratori per discutere del mancato rispetto degli accordi sottoscritti sulle assunzioni dei precari a tempo determinato.
Di fronte al comportamento dell’azienda i lavoratori, che erano rimasti in presidio davanti ai cancelli, hanno iniziato lo sciopero immediato. Proprio durante azione di sciopero, un lavoratore, padre di 5 figli e impiegato nell’azienda dal 2003, è stato assassinato, sotto lo sguardo degli agenti di polizia, da un camion in corso che ha forzato il blocco.
Questo assassinio è la tragica conferma della insostenibile condizione che i lavoratori della logistica stanno vivendo da troppo tempo. L’USB si impegna alla massima denuncia dell’accaduto: violenza, ricatti, minacce, assenza di diritti e di stabilità sono la norma inaccettabile in questo settore.