Sabotare gli ingranaggi – 4 incontri sulle radici della UE a Bologna

Con il palesarsi della crisi sistemica si è assistito ad un irrigidimento delle politiche di austerità: privatizzazioni dei servizi pubblici e conseguente decadimento della qualità, precarizzazione del mondo del lavoro, aumento della disoccupazione, della povertà, della disuguaglianza. Questo si pone in assoluta continuità con le fondamenta teoriche ordoliberali dell’Unione Europea e con il suo conseguente sviluppo storico. L’imposizione dell’inserimento del pareggio di bilancio in Costituzione avvenuta con la modifica dell’articolo 81, è emblematico dell’aumento delle disparità tra Nord Europa e paesi periferici, in particolare i PIIGS, in un momento di contrazione delle possibilità economiche per gran parte della popolazione.
Risulta necessario e urgente, per chi ritenga di fondare un sistema politico e sociale su diritti, uguaglianza e solidarietà, ripristinare un principio di autodeterminazione popolare in chiave internazionalista. Riteniamo che, a questo fine, una condizione inevitabile sia rompere con l’Unione Europea e i suoi vincoli antidemocratici.

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1) Lo sviluppo storico del progetto di integrazione europea: origini di un progetto politico e i suoi sviluppi.
Venerdì 13 aprile ore 17 via zamboni 38, aula VI.

ne parliamo con
>> Francesco Petrini docente di storia delle relazioni internazionali all’Università di Padova.

La retorica che ci viene proposta sull’Unione Europea è quella dell’amicizia tra i popoli, ma qual è il suo vero volto? L’analisi dello sviluppo storico fin dalle origini ci insegna che la struttura dell’Unione Europea non è Schengen o il progetto Erasmus ma il sistema di vincoli e imposizioni, che riguardano tanto la sfera economico-finanziaria quanto quella politica e sociale, che risulta dai trattati come, a titolo esemplificativo, Maastricht, Dublino III e Lisbona.

2) LE FONDAMENTA TEORICHE DEL PROGETTO EUROPEO: L’ORDOLIBERISMO. Carattestiche e origini della teoria ordoliberale e il suo ruolo nello sviluppo del progetto di integrazione europea.
Venerdì 20 aprile, ore 17, il luogo verrà comunicato a breve su questa pagina, Stay tuned!

Ne parliamo con
>> Alessandro Somma docente di diritto comparato all’Università di Ferrara e autore del libro “Rottamare Maastricht: questione tedesca, Brexit e crisi della democrazia in Europa”
>> Giuliana Commisso docente presso l’Università della Calabria e autrice di “La genealogia della governance. Dal liberalismo all’economia sociale di mercato. L’ordoliberismo tedesco.”

Il progetto europeo e la tecnocrazia sono veramente politicamente neutri oppure la tecnocrazia è stata ed è strumento politico di controllo e dominio di una classe su un’altra nel contesto di un sistema che si fonda su basi ordoliberali?

3) LA GESTIONE ECONOMICA DELLA CRISI DA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA: il tunnel dell’austerity e i paesi PIIGS.
mercoledì 9 maggio ore 17, il luogo verrà comunicato a breve su questa pagina, Stay tuned!

Ne parliamo con:
>> Giorgio Gattei docente di Storia del pensiero economico
>> Vincenzo Maccarrone ricercatore a Dublino

La tendenziale stagnazione economica in cui versano i paesi occidentali ha irrigidito le politiche economiche dell’Unione Europea o quelle stesse politiche basate su speculazione e disuguaglianza danno vita alle condizioni di crisi sistemica nelle quali siamo immersi?

4) UN CONFRONTO TRA EUROSTOP E SENSO COMUNE: critiche all’Unione Europea e diverse strade percorribili dentro e oltre i confini nazionali.
Mercoledì 16 maggio, ore 17,il luogo verrà comunicato a breve su questa pagina, Stay tuned!

Sovranità popolare e internazionalismo: due temi coniugabili in un’ipotesi di rottura finalizzata al miglioramento delle condizioni delle classi subalterne?