DA LUNEDÌ 25 SETTEMBRE IN TENDA NEGLI ATENEI!

Questa mattina in conferenza stampa sotto Montecitorio abbiamo voluto ribadire le necessità di studenti e studentesse contro il caroaffitti di fronte alla sordità del Governo e di tutta la classe politica.

Consapevoli che nessuno ci rappresenta, né questo governo né le false opposizioni, perché tutti sono colpevoli delle politiche fallimentari che ci hanno portato a questa situazione, perché nessuno di loro rappresenta un’alternativa e tutti loro difendono gli interessi dei proprietari, perché tutti loro accettano i miliardi alle spese militari piuttosto che alle spese sociali e perché siamo #stanchidiattendere, dal prossimo lunedì 25 settembre saremo di nuovo in tenda, in diversi atenei d’Italia perché l’unico modo per ottenere risposte è la lotta. 

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Se a maggio l’attenzione che si era aperta sul tema del caroaffitti ci aveva fatto ben sperare, ad oggi a inizio nuovo anno accademico dopo mesi e mesi la situazione non è cambiata e per questo abbiamo già ripreso le proteste: prima a milano e poi con la mobilitazione nazionale del 14 settembre. Non è cambiata la situazione di noi studenti che per studiare siamo costretti a pagare affitti insostenibili, la media dicono sia di 463 euro, ma adesso a fine settembre le uniche opzioni rimaste superano anche i 5-600 euro per un posto letto in camera doppia, e non sono cambiate nemmeno le intenzioni di questo governo che prova a giocarsi la partita con i fondi pnrr facendo finta che il problema del mercato privato degli affitti non esista.

I fondi del PNRR è ormai chiaro che andranno nelle tasche dei privati e non porteranno realmente alla costruzione di nuovi posti letto pubblici. Su questo, crediamo che bisogna urgentemente bloccare questo flusso incontrollato di denaro verso i privati facendo marcia in dietro rispetto a tutti i decreti che hanno inserito i privati nella legge 338/2000 e dirottando tutti i fondi verso i soli interventi di natura pubblica realizzabili a partire dall’enorme patrimonio pubblico inutilizzato al fine di creare realmente posti letto nuovi.

Ma se questo deve essere un piano di intervento strutturale crediamo che questo governo debba rendersi anche conto dell’emergenza che è oggi la condizione di studenti fuorisede e pendolari. Tra pochi giorni usciranno le graduatorie regionali dei bandi per il diritto allo studio e la realtà vedrà le migliaia e migliaia di studenti idonei non assegnatari riversarsi nella ricerca disperata di un affitto nel mercato privato, sommandosi a coloro che già non rientravano nelle soglie isee previste. Per questo è urgente abolire la legge 431/98 e reintrodurre l’equo canone, un tetto massimo agli agli affitti.

Non speriamo più nei vostri vertici, nelle vostre cabine di regia, nelle false promesse, e per questo riteniamo urgente un tavolo permanente coinvolgendo il mur, il ministero delle infrastrutture e gli enti regionali per il diritto allo studio oltre agli attori già coinvolti, e soprattutto, senza dimenticare il confronto con la componente studentesca oltre le rappresentanze istituzionali che di rappresentanza dei nostri bisogni reali non sanno nulla.