PIATTAFORMA RIVENDICATIVA DELL’OSA PER LA MOBILITAZIONE STUDENTESCA DEL 15 NOVEMBRE, NO MELONI DAY – ATTO 2. No alla scuola di Valditara! Per la Palestina libera.
Il 15 Novembre, in occasione della giornata internazionale dello studente prevista per il 17 novembre, saremo nelle piazze di tutta Italia, come studenti e studentesse di OSA, per riaffermare la nostra totale opposizione al governo Meloni. Dopo il successo della mobilitazione dell’11 ottobre torniamo in piazza per il No Meloni Day – Atto 2!
La situazione nelle scuole è critica. Edilizia fatiscente, carostudi, PCTO che ci sfruttano, presidi manager autoritari e scuola gabbia che non emancipa sono il nostro presente; precarietà, assenza di prospettive e guerra sono il futuro che questa società e questa scuola ci consegnano. Valditara non fa che aggravare questa situazione, implementando le ore di Alternanza (vedi Riforma dei tecnici e professionali) e accelerando la torsione antidemocratica e reazionaria della scuola: la Riforma del voto in condotta, dal punto di vista repressivo, e le nuove linee guida per l’educazione civica, dal punto di vista ideologico, stanno lì a dimostrarlo.
Il 15 novembre esprimeremo la nostra radicale contrarietà alla Scuola di Valditara e a questo Governo. La scuola immaginata dal ministro è il riflesso delle politiche antipopolari e reazionarie del governo e per questo la battaglia è la stessa. Come Opposizione Studentesca d’Alternativa abbiamo stilato 10 punti rivendicativi e di lotta, con cui chiamiamo gli studenti alla mobilitazione, per una nuova scuola e un’alternativa. Il 15 novembre è tempo di mobilitarsi: tutti in piazza contro la Scuola di Valditara e il Governo Meloni!
- ABOLIZIONE PCTO
Pretendiamo l’abolizione dell’Alternanza Scuola Lavoro, strumento al servizio delle imprese private e utile esclusivamente al loro profitto, non alla nostra formazione, che ci abitua ad accettare un futuro di precarietà e sfruttamento. Non dimentichiamo i nostri tre coetanei morti durante le ore di alternanza scuola-lavoro: Lorenzo, Giuseppe e Giuliano, che ancora chiedono giustizia. Il PCTO è un progetto criminale e va abolito, non implementato nelle ore come fa la riforma dei tecnici e professionali. Non saremo mai schiavi!
- SOLDI ALLA SCUOLA, NON ALLA GUERRA
Le nostre scuole cadono a pezzi, le condizioni di edilizia sono fatiscenti, il carostudi aumenta e il precariato dilaga, tutto a danno di lavoratori e studenti. Mancano i fondi per un’istruzione pubblica e di qualità ma per investire sulla spesa militare il Governo li trova sempre, e anzi il PIL destinato alle spese militari aumenta. Vogliamo immediatamente lo stanziamento di ingenti fondi sulla scuola pubblica e il taglio alle spese militari, i soldi per la guerra vanno destinati all’istruzione.
- EDUCAZIONE SESSUALE, NO ALLA NUOVA EDUCAZIONE CIVICA
Pretendiamo l’introduzione dell’educazione alla sessualità e all’affettività in ogni scuola, la sua assenza è gravissima. Rifiutiamo le nuove linee guida per l’educazione civica introdotte da Valditara. Il Governo nasconde dietro le parole “patria”, “cultura d’impresa”, un modello di scuola azienda improntato alla competizione e alla cultura reazionaria, che ci vuole passivi e alienati. Non accetteremo la propaganda reazionaria nelle scuole, vogliamo un futuro di pace e internazionalismo, e una scuola libera dai dogmi del mercato.
- FERMARE IL DDL 1660 E LA RIFORMA VALDITARA
In due anni di mandato il governo ha svelato la sua vera essenza: manganelli sugli studenti e criminalizzazione delle lotte. Riteniamo infatti il DdL1660 e la riforma del voto in condotta due facce della stessa medaglia. Il DdL è una misura liberticida che mina, dentro e fuori alle scuole, l’espressione del dissenso; la riforma dà ulteriore potere alla repressione nelle scuole. Come studenti in lotta, crediamo che senza conflitto non ci sia democrazia, e siamo pronti a fare di ogni scuola una barricata perché questo decreto non passi.
- SOLIDARIETÀ CON LA PALESTINA: CHE OGNI SCUOLA SI ESPRIMA CONTRO IL GENOCIDIO
Come studenti internazionalisti siamo solidali con il popolo palestinese, che da settant’anni lotta contro il colonialismo israeliano. Il genocidio perpetrato dallo stato sionista, supportato dall’Occidente è intollerabile. Esigiamo la fine di ogni complicità con lo stato genocida di Israele e richiediamo che ogni scuola si esprima contro il genocidio, solidale con un popolo sotto le bombe da troppi anni, ascoltando le mobilitazioni studentesche in solidarietà con il popolo palestinese. Palestina libera!
- RITIRO RIFORMA TECNICI E PROFESSIONALI
Come se non bastasse, il ministro Valditara ha deciso di incrementare ulteriormente le ore di PCTO, necessarie all’ammissione all’esame di stato, per istituti Tecnici e Professionali. Trattati per decenni come “istituti di Serie B”, oggi questi Istituti vengono utilizzati dalle aziende come bacino per manodopera da sfruttare a loro piacimento: le aziende chiedono, Valditara esegue. Questa riforma non risolve i problemi storici di tecnici e professionali: noi chiediamo investimenti per la presenza di laboratori garantita e di qualità in tutti gli istituti e per garantire gratuitamente i materiali a tutti gli studenti, anche a fronte del carovita che aumenta nel nostro paese.
- NO AI TAGLI CON LA LEGGE FINANZIARIA
Già mesi fa avevano anticipato che la legge finanziaria per l’anno 2025 sarebbe stata una misura “lacrime e sangue”: così è stato. A rimetterci, come al solito, sono le classi popolari e gli studenti, che assistono a ingenti tagli sulla spesa pubblica e sulla scuola da una parte (si prevede il taglio del 5% dei fondi per ogni ministero e di migliaia di professori per le scuole), mentre dall’altra l’aumento ancora una volta della spesa militare. Questi tagli vanno ritirati.
- RISANAMENTO EDILIZIA SCOLASTICA
Sono troppo le scuole che versano in condizioni fatiscenti e pericolose, mancanti dei più basilari servizi e degli spazi didattici essenziali, come laboratori e palestre. Sono più di vent’anni che vengono tagliati fondi alla scuola a danno dell’edilizia scolastica, da governi di tutti i colori e schieramenti politici. Oggi il governo Meloni fa lo stesso. Esigiamo strutture agibili e adeguate, servono spazi sicuri.
- NO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
L’autonomia differenziata si preannuncia un disastro sociale, economico e politico ai danni delle regioni meridionali (abbandonate a loro stesse dallo Stato) e di tutti gli esclusi dai vantaggi del “Nord produttivo” ,costruito sulla privatizzazione dei servizi pubblici e lo sfruttamento di persone e territori. L’autonomia differenziata dà poteri alle regioni anche in termini di formulazione dei programmi scolastici, gestione dei PCTO e gestione economica, rapporto con enti privati e tanto altro. Questa riforma porterà all’apice le diseguaglianze fra scuole e studenti del paese: va fermata adesso.
- DISAGIO PSICOLOGICO: DISTRUGGIAMO IL SISTEMA CHE CI UCCIDE
Mancanza di prospettive, stress e ansia colpiscono la nostra generazione, ingannata dalle magnifiche sorti che ci aveva promesso questo sistema, magari raggiungibile con il “merito”, ma che quotidianamente deve affrontare le contraddizioni di un sistema che nega le prospettive e di una scuola che non funziona più da ascensore sociale. Va ricorda anche la distruzione del sistema sanitario nazionale, noi chiediamo più fondi per una sanità gratuita, pubblica e di qualità, per consultori e psicologi pubblici, e lottiamo per un’alternativa collettiva alle barbarie di questo sistema capitalistico basato su individualismo e competizione.