IL RIARMO UE DICHIARA GUERRA ALL’AMBIENTE: SOCIALISMO O COLLASSO AMBIENTALE

11 aprile sciopero globale per il clima – 12 aprile a Ravenna e Bologna
Riscaldamento climatico, siccità, incendi, alluvioni, disastri ambientali… La responsabilità non è della natura, ma della stessa classe dirigente che oggi si prepara a mandarci in guerra. Mai come ora è il momento di mobilitarsi e scendere in piazza!
La guerra, l’approvazione di un piano di 800miliardi per il riarmo, la paventata costituzione di un esercito europeo: tutte azioni che hanno fatto cadere la maschera green che l’Unione Europea si era costruita del 2019 con il Green New Deal e sconfessata sempre più apertamente dalla tassonomia del 2021, dal RePowerEU del 2022 ed ora al ReArmEU.
Gli europeisti utilizzano la guerra come processo costitutivo dell’UE in “superstato” imperialista. Questa logica non è nata oggi, ma è stata coltivata tramite la propaganda della necessità di competere economicamente tramite la superiorità tecnica, di costruire una sovranità energetica costi quel che costi, ed ora anche militare tramite la corsa al riarmo.
Insomma le scelte della commissione europea svelano l’inconsistenza del “neoliberismo sostenibile” al livello ambientale e sociale. L’unico vero volto dell’UE è quello che sostiene i bombardamenti in Palestina e l’invio di armi in Ucraina per affermare i propri “campioni” (Leonardo, Thales, Rehinmetall) sul mercato mondiale; è quello che impone i vincoli di bilancio al momento di investire sulla messa in sicurezza dei territori e li scioglie di fronte alla spesa militare.
Siamo davanti alla dimostrazione che il capitalismo è capace di mobilitare risorse immani, quando ci sono in gioco gli interessi politici strategici e quelli economici di grandi gruppi industriali. Di fronte alle cose importanti è invece una tigre di carta: pochi soldi e male allocati per una transizione ecologica fallimentare, che sui territori sta portando più danni che benefici.
Su questa divaricazione tra possibilità e realtà pesa il confronto con i sistemi a pianificazione, che negli ultimi anni hanno dimostrato una superiorità incontestabile nella lotta al cambiamento climatico e non solo. Partendo dal presupposto di un invertimento della scala valoriale (profitto privato – benessere collettivo) e di una pianificazione in questo senso, lo sviluppo delle forze produttive ha determinato e sta determinando una dinamica completamente opposta a quella capitalista neoliberista energivora dei consumi stellari e dello spreco.
Contro un sistema che porta la sete competizione e “sviluppo” infinito alle estreme conseguenze del collasso ecologico e della guerra mondiale, in cui il ritorno antidemocratico della soluzione nucleare si inseriesce in un inquietante scenario dual use civile e militare, non c’è spazio per ingenuità o compromessi contro i riesponsabili di questa situazione e di chi li difende: è ora di dimostrare da che parte stiamo.
11 aprile sciopero globale per il clima – 12 aprile a Ravenna e Bologna
IL RIARMO UE DICHIARA GUERRA ALL’AMBIENTE: SOCIALISMO O COLLASSO AMBIENTALE