IL 22 SETTEMBRE L’UNIVERSITÀ SCIOPERA: DAI PORTI AGLI ATENEI, BLOCCHIAMO TUTTO!
Il 22 settembre l’Unione Sindacale di base ha proclamato lo sciopero generale: per la Palestina, per rompere l’assedio, per la Global Sumud Flotilla, per rompere con Israele e il sionismo. Come studenti e studentesse universitari rispondiamo prontamente alla chiamata dei portuali di Genova del CALP e dell’USB: scioperiamo nelle università di tutta Italia, diventiamo l’equipaggio di terra della Flotilla, per rompere con Israele e il sionismo blocchiamo tutto!
GOVERNO, MUR E CRUI CONDANNINO ISRAELE E ROMPANO TUTTI GLI ACCORDI CON IL SIONISMO IN SOLIDARIETA’ ALLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA E AL POPOLO PALESTINESE: Dopo quasi due anni di incessante mobilitazione studentesca e di tutto il mondo accademico, dopo che anche l’Onu ha riconosciuto il genocidio dei popolo palestinese portato avanti da Israele nella Striscia di Gaza, alla luce dei primi attacchi alla Global Sumud Flotilla in Tunisia, quando ormai escono timide parole di condanna anche dai rappresentanti dell’Unione Europea, il Governo, il Ministero dell’Università e la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane) ancora non hanno pronunciato parole che riconoscano il genocidio e che condannino Israele. Pretendiamo quindi che, a seguito delle prime dichiarazioni pubbliche in sostegno alla missione fatte da alcune università (Sapienza, UniTo, UniPi, UniBo) a seguito della mobilitazione studentesca del 4 aprile e alle vittorie ottenuto negli anni sul piano del boicottaggio accademico, Governo, Mur e Crui condannino pubblicamente Israele stato terrorista e rompano ogni complicità con il sionismo, a partire da quelli di natura accademica e militare, per sostanziare concretamente la solidarietà alla Global Sumud Flotilla e al popolo palestinese.
FUORI LA GUERRA DALL’UNIVERSITÀ: STOP ACCORDI CON AZIENDE BELLICHE, NATO E ENTI DI DIFESA NAZIONALI! Leonardo, Thales, Rheinmetall, Airbus, sono solo alcune delle aziende del comparto militare-industriale che infestano i nostri atenei. Abbiamo visto l’Unione Europea destinare 830 miliardi al Riarmo, e quest’estate la NATO alzare la spesa bellica dei paesi membri al 5% del PIL. I soldi destinati alla spesa sociale vengono reindirizzati alla conversione in armamenti, e le università da un lato, diventano un nodo strategico delle classi dirigenti europee per il riarmo: non solo aziende belliche sono ‘partner’ principali dei nostri atenei, ma anche NATO ed enti di difesa nazionale si presentano nei curriculum universitari: gli studenti però non ci stanno, scioperiamo perché vogliamo fuori la guerra dall’Università!
BASTA CRIMINALIZZAZIONE E CENSURA DI CHI LOTTA AL FIANCO DEL POPOLO PALESTINESE IN UNIVERSITÀ: Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una pesante e crescente criminalizzazione di chi si è schierato al fianco della resistenza palestinese e contro il sionismo: abbiamo visto denunce e gogne mediatiche aizzate dal Governo stesso e dalla stessa Ministra Bernini contro gli studenti, i docenti e i lavoratori dell’università che si sono schierati dalla parte della Palestina, lottando per il boicottaggio accademico. La censura degli eventi organizzati spesso direttamente dagli studenti o dai docenti è stata dilaniante: scioperiamo per rompere la criminalizzazione e la censura di chi lotta per la Palestina nei nostri atenei!
BASTA PROPAGANDA SIONISTA NELLE UNIVERSITÀ: Se da un lato abbiamo assistito alla criminalizzazione e la censura della solidarietà alla Palestina nei nostri atenei, dall’altro lato invece eventi di propaganda sionista, il revisionismo storico sulla questione palestinese e l’appoggio ideologico delle nostre università a Israele dilaga. Non accettiamo la propaganda sionista nei nostri atenei: scioperiamo!
SOLDI ALL’UNIVERSITÀ NON ALLA GUERRA: FINANZIANO ISRAELE, CI TAGLIANO IL FUTURO! Mentre il nostro Governo finanzia lo Stato terrorista d’Israele, e tutta la classe dirigente europea impone la riconversione dell’economia in economia di guerra, a venire tagliati sono i fondi all’istruzione pubblica. I tagli di 700 milioni su 3 anni all’FFO effettuati dalla Ministra Bernini, così come il progetto di riforma complessiva dell’università, ci consegnano un contesto accademico sempre più precario, definanziato, aziendalizzato. I tagli alla proposta didattica, alle assunzioni del personale docente e amministrativo, lo smantellamento del welfare studentesco sono un taglio concreto al futuro degli studenti. Rompere con Israele, per finanziare l’istruzione: per questo scioperiamo!Di fronte alla più grande missione civile della storia contemporanea e alla gravità della situazione che si sta consumando in Palestina, crediamo sia fondamentale che la comunità accademica tutto dia forza e sostegno allo sciopero generale e alle sue ragioni.
Per questa ragione facciamo APPELLO:
A TUTTI I DOCENTI UNIVERSITARI, perché, insieme al personale TAB, aderiscano allo sciopero generale indetto dall’USB, rifiutandosi di tenere lezioni o svolgere la regolare attività accademica durante la giornata dello sciopero e, nei giorni precedenti, si impegnino a tenere lezioni o momenti di sensibilizzazione, laddove possibile proprio presso i presidi permanenti sorti in alcuni atenei del paese;
A TUTTI I RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI PRESSO IL CNSU E GLI ORGANI CENTRALI E PERIFERICI DEGLI ATENEI, perché partecipino allo sciopero e gli diano voce in tutte le forme che gli siano consentite, quindi negli organi di rappresentanza e tra le aule universitarie.
