BLOCCHIAMO TUTTO PER CONQUISTARE UN FUTURO: CONTRO L’UNIVERSITÀ DELLA BERNINI E DEL GENOCIDIO SERVE UNA NUOVA RAPPRESENTANZA! 18-20 novembre: vota e lotta con Cambiare Rotta!

Siamo un gruppo di studenti che ogni giorno si trova a vivere la crisi di prospettive generata da un presente fatto di genocidio, guerra, precarietà, incertezza e devastazione ambientale.
Davanti a tutto ciò, riteniamo che il nostro modello universitario, sempre più smantellato e piegato agli interessi dei privati, non rappresenti una possibilità di emancipazione, ma che al contrario aggravi la nostra precarietà esistenziale.

Le nostre università, infatti, collaborano con aziende belliche ed ecocide mentre negano il diritto allo studio, aumentano le tasse e offrono un numero insufficiente di borse e residenze. Consapevoli che i luoghi della formazione non possono essere torri d’avorio slegate dal resto della società, ma che anzi costituiscono un settore strategico per questo governo e le classi dirigenti, noi abbiamo deciso di renderli il nostro campo di battaglia. Proprio per questo, come Cambiare Rotta lottiamo in tutte le università del paese contro questo modello di formazione e di società, affermando la necessità di costruire una nuova università in una nuova società.

Da due anni portiamo la lotta e l’opposizione al presente a cui ci hanno condannato anche in Bicocca. Nel 2023 infatti, davanti al silenzio di tutte le liste e le organizzazioni, abbiamo iniziato a organizzare assemblee, presidi e raccolte firme in solidarietà alla resistenza palestinese, denunciando gli accordi che la nostra università intrattiene con lo stato terrorista di Israele, con la Nato e con le aziende belliche.

Da quel momento non ci siamo più fermati, portando nella nostra università anche la lotta per un diritto allo studio garantito, per avere mezzi pubblici gratuiti ed efficienti per pendolari e fuorisede, con richieste e obiettivi concreti.
Ci siamo mobilitati contro la chiusura della mensa di U16 e l’aumento dei prezzi nei bar di U3 e U6, ottenendo un importante incontro col rettore a cui abbiamo portato le nostre richieste. Abbiamo contestato la riforma dei 60 CFU che rende l’insegnamento inaccessibile, ci siamo opposti al DL 1660 e alla mancanza di spazi di agibilità politica e democratica in università.

Nel mentre non abbiamo mai smesso di portare il nostro sostegno alla Palestina e di chiedere la fine di ogni accordo con Israele: in questi anni ci siamo incatenati all’Università, siamo stati in sciopero della fame e abbiamo messo le tende in U6 per quasi due settimane. In queste ultime settimane inoltre, abbiamo mobilitato centinaia di studenti per gli scioperi del 22 settembre e del 3 ottobre, grazie ai quali abbiamo bloccato tutto il paese in solidarietà con il popolo palestinese e la Global Sumud Flotilla.

In questi anni di lotte, ci siamo tuttavia dovuti spesso scontrare con l’immobilismo dei rappresentanti che non hanno mai partecipato alle lotte degli studenti, constatando come le liste universitarie usino gli organi d’ateneo solo per interessi carrieristici e individualistici.
In questo modo, hanno contribuito a svuotare di senso uno dei pochi strumenti in mano agli studenti, annullandone la funzione politica e portando l’affluenza elettorale a livelli bassissimi.

Per ribaltare questa logica, quest’anno abbiamo deciso di candidarci alle elezioni d’ateneo: vogliamo costruire una nuova rappresentanza, che sia conflittuale, veramente al servizio degli studenti e megafono delle lotte!
Una rappresentanza che punti a cambiare l’università e a conquistare un futuro per gli studenti!
Una rappresentanza che parta dalle mobilitazioni e metta al centro il conflitto, l’organizzazione e la solidarietà!

BLOCCHIAMO l’università subordinata al governo che taglia sul diritto allo studio per investire in settori strategici.
BLOCCHIAMO gli accordi con israele e con le aziende belliche, contro la militarizzazione del sapere e la complicità con lo stato terrorista di Israele.
BLOCCHIAMO la logica della rappresentanza concertativa, per una nuova rappresentanza che sia conflittuale e megafono delle lotte!

Blocchiamo l’università della Bernini e del genocidio, organanizzati e lotta con noi per costruire una rappresentanza di rottura! Anche in Bicocca è tempo di Cambiare Rotta!