Schulz e Renzi: la Festa neoliberista dell’Unità
Gli organizzatori della Festa nazionale dell’Unità di Bologna hanno rotto gli indugi e finalmente gettano la maschera. Hanno deciso infatti di accogliere con queste parole, scritte nero su bianco lungo uno striscione di 10 metri, gli ultimi sprovveduti ospiti che verranno a farsi imbonire dalle parole di due degli attuali leader della politica neoliberista dell’Unione Europea.
Tra oggi e domani, in due differenti iniziative, il presidente dell’europarlamento e il premier italiano calcheranno il palco della vergognosa kermesse. Una festa in cui vengono celebrate le scelte assunte finora dalle loro forze politiche sul piano nazionale e continentale, baluardi fondamentali per la trasmissione e l’applicazione dei diktat della tecnocrazia europea, a discapito delle fasce popolari delle società del Mediterraneo e dei lavoratori di tutte le periferie produttive. Pse e Pd sono proprio tra i principali artefici del Fiscal Compact, del MES, e del processo di massacro sociale che da Maastricht in poi si abbatte sulle classi più deboli del continente, articolato in maniera più forte e decisa in questi anni in cui la crisi si fa sistema.
A partire da questa mattina quindi un primo segnale si leva alto contro la cortina di fumo che i due signori pensano di poter vendere a orecchie disattente, e quest’insegna a poche centinaia di metri dall’entrata della festa accoglierà anch’essi, perché sappiano che sempre di più sono quelli che conoscono le loro responsabilità e si opporranno alle loro politiche.