UNIBO TI SBOLOGNA: I RICCHI IN CENTRO, I POVERI AL CONFINO!
#Bologna è ormai una città in cui – come studenti e non – è difficilissimo trovare una casa ad un prezzo accessibile.
Il mercato privato è stato, negli ultimi anni, svuotato sempre più in fretta da #Airbnb, portando ad una crescita degli affitti che superano i 400 euro per una stanza.
Davanti a questo dato di fatto, come risponde l’#AlmaMater?
Da un lato ci sono le parole del Rettore #Ubertini, che annuncia l’inesistenza di soluzioni alla questione abitativa a breve termine.
Dall’altro risponde seguendo le linee guida di quello che da anni a questa parte è sempre più il suo progetto: una letterale espulsione degli studenti non facoltosi dalla città.
Agli studenti ricchi sono riservati progetti come quello dello #StudentHotel, uno studentato con con camere affittate tra i 970 e i 1164 euro al mese: un vero e proprio schiaffo in faccia alle migliaia di studenti in cerca di casa costretti a spostarsi sempre più lontano, sempre più in periferia.
Ma la proposta dell’Alma Mater non si ferma qui: dopo il parere non richiesto fatto da Ape-Edilizia, che suggeriva agli studenti di andare a vivere nei paesi limitrofi a Bologna, non poteva mancare la soluzione creata ad hoc da #ERGO, che ha colto subito la palla al balzo e assieme al sindaco di San Benedetto Val di Sambro ha messo in affitto 4 posti letto, a 75 euro al mese, a 50 chilometri da Bologna. A più di un’ora e mezzo di treno dall’università.
Questa non è che una ridicola soluzione abitativa per gli studenti e una falsa speranza di ripopolamento e di aggiunta di servizi per il paese, servizi che dovrebbero esserci a priori e non solo quando è possibile una valorizzazione economica.
Insomma, davanti al disagio abitativo l’Alma Mater risponde in modo chiaro: i ricchi in centro, i poveri al confino!