Solidarietà agli occupanti dell’Ex Telecom sgomberata

Oggi, nella stessa giornata, arrivano a Bologna tre notizie di cui faremmo volentieri a meno: sgombero di quasi 300 persone organizzate nell’occupazione abitativa dell’Ex Telecom; il Pd e l’assessore al welfare Frascaroli si rincorrono a vicenda; Salvini ribadisce tutte le sue migliori intenzioni per la buona riuscita della sua calata a Bologna l’8 novembre.

Tre notizie che, messe l’una di fianco all’altra, ce la dicono lunga rispetto a quanto il Pd, aldilà di una vecchia facciata sinistronza rispolverata sempre più di rado nelle poche situazioni in cui lo trovano ancora necessario, è funzionale al progetto di attacco dall’alto praticato a discapito delle fasce più deboli della popolazione a livello continentale, nei pochi casi in cui non ne è direttamente il regista.
Chiedetelo alle centinaia di persone che stanno subendo l’ennesimo sgombero in queste ore nel feudo del partito, il quale si prepara alla calata di Salvini l’8 novembre, unica opposizione compatibile e legittimata, mettendogli a disposizione una città in cui regna l’ordine e nella quale non sia possibile ai leghisti trovare troppo consenso in un contesto cittadino in cui effettivamente l’alleanza PD-Procura-Questura basta e avanza per garantire che gli sfruttati non alzino la testa, che i profitti continuino a essere accumulati in poche mani e che nulla di questo progetto possa vedere neppure momentanee inceppature.

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