Case Occupate Nelson Mandela sotto sgombero: ai nostri posti ci troverete!

A Bologna c’è un poliziotto buono che dice tante bugie: se fosse per l’assessore Frascaroli, ieri le 60 persone che da anni costruiscono una comunità meticcia in via Irnerio 13 avrebbero subito la violenza di uno sgombero (deciso a tavolino nel Comitato per l’Ordine e la Sicurezza a cui partecipa anche il Comune, altro che accelerazioni imposte da una finta inagibilità del palazzo) e si troverebbero per strada, visto che ormai l’anima pia ha ammesso candidamente di essersi inventata le soluzioni proposte agli occupanti nei giorni precedenti.

Ma per fortuna le Case Occupate Nelson Mandela si organizzano con una associazione sindacale combattiva e seria, che difende i diritti delle persone interessate dal problema abitativo perchè possano ottenere una soluzione reale, e non ha orecchie per le parole di un assessore complice degli affari che si mantengono dietro la volontà di continuare a gestire il diritto all’abitare come un’emergenza risolvibile con le cooperative dell’accoglienza.
A Bologna il bilancio consuntivo dell’anno fiscale 2015 parla di quasi 20 milioni di Euro liberi per finanziamenti: dove vogliamo metterli? Sarebbe troppo farsi da garante per quei 41 mila Euro richiesti dalla proprietà di via Irnerio 13 (l’a.o. S’Orsola) e di cui gli abitanti hanno già pagato una prima tranche? Meglio buttare i soldi in soluzioni palliative piuttosto che legittimare una occupazione abitativa che a partire dal 2013 ha segnato un punto di svolta per il movimento dell’abitare in città?
Le colazioni resistenti continuano tutte le mattine a presidiare l’ingresso di via Irnerio 13, e insieme a tanti solidali come Campagna Noi Restiamo Bologna continuiamo la battaglia in sostegno della giusta lotta di Asia-Usb Bologna e degli abitanti dello stabile, tanto quelli storici quanto quelli che da qualche mese ospitiamo nei locali del Centro Studio Occupato Terzopiano dopo il vergognoso sgombero delle ex scuole Ferrari in via Toscana.
Le azioni di lotta continueranno ad affianciare i momenti di socialità con cui condividere con tutti un’esperienza colma di dignità, e in cui tanti di noi hanno preso qualcosa da aggiungere al proprio bagaglio, così come questa città ha già fatto avviando da quell’ottobre 2013 una nuova stagione di lotte a cui da un po’ di tempo Questura, Prefettura e Comune pensano di poter mettere fine con la violenza, la repressione e qualche balla utile a condire il tutto!
Ai nostri posti ci troverete