26 ottobre, tutti in piazza a Milano contro la guerra, contro l’imperialismo, a fianco di tutti i popoli in lotta!
L’aggressione lanciata da Erdogan e l’invasione della Siria del Nord e del Rojava per consolidare la propria posizione nell’area, sconfiggere le esperienze di autogoverno come quella Curda e destabilizzare i propri nemici, è l’ennesima conseguenza di decenni di conflitti e guerre alimentate, create e armate dagli USA e dalla Unione Europea e paesi membri in Medio Oriente e tramite la NATO. Il controllo delle risorse e aree strategiche per la competizione internazionale, gli interessi dell’industria americana ed europea, a cominciare da quella bellica, hanno creato una situazione esplosiva e devastante. La totale confusione e i molteplici cambi di strategia dell’amministrazione Trump ha dato il via libera a questa operazione e dimostra la sua complicità col massacro che si prospetta e la sempre maggiore l’incapacità da parte dell’imperialismo americano di gestire “in proprio” gli effetti delle destabilizzazioni che mette in atto. Complicità che si allarga alla Unione Europea, che ha largamente finanziato la Turchia per contenere l’esodo delle milioni di persone colpite dalla guerra e minacciata dalla violenza dell’ISIS. Hanno voluto utilizzare la Turchia e fomentato i tagliagole per i propri interessi nella regione, ed ora è Erdogan a trarne il maggior vantaggio nella costruzione della propria egemonia regionale. Erdogan e l’ISIS sono i figli del “democratico e libero” occidente!
In questo scenario la lunghissima esperienza della Resistenza curda nella lotta per l’autodeterminazione è riuscita a costruire delle proprie forme di gestione sociale e democratica della sovranità popolare, nonostante condizioni di estrema difficoltà, di guerra e dovendo fare i conti con gli innumerevoli interessi internazionali di enorme portata che hanno tentato di giocarsi anche sulla pelle del popolo curdo. Questa eroica lotta e resistenza sono ora sotto attacco ed è nostro dovere mobilitarci contro le complicità e le decisioni prese dai governi italiani e della UE in cui ci troviamo ad agire.
Mentre infatti i governi e la UE applicano le ricette neoliberiste e di tagli ai servizi sociali e all’istruzione, i treni deragliano, le scuole cadono a pezzi e si aspettano mesi per una visita medica, sotto banco rinnovano investimenti in armamenti e tecnologie militari, contratti commerciali e gli stanziamenti alla NATO, oltre a fornire supporto logistico a truppe e mezzi nel nostro paese. Austerità in casa e guerra alle porte di una Unione Europea al servizio dei potenti!
L’internazionalismo e l’antimperialismo sono parte fondante della nostra lotta e della costruzione di una opposizione, resistenza e alternativa nel nostro paese, dai banchi di scuola ai magazzini della logistica, dalle università alle piazze. Ovunque e sempre di più, dal Venezuela al Rojava, così come dentro la UE dalla Catalogna alla Francia e in Italia, il capitalismo in crisi cerca disperatamente e attraverso l’aggressione ai popoli e ai movimenti sociali e politici di rimanere a galla tramite la repressione, le guerre militari ed economiche. Rompere questa dinamica è il nostro obiettivo!
Fuori l’Italia dalla NATO e dagli scenari di guerra!
Stop ai finanziamenti alla Turchia, così come all’Arabia Saudita, a Israele che fomentano le guerre e l’oppressione in Medioriente!
Stop a tutti i rapporti militari che stanno venendo garantiti nonostante le ipocrite parole di condanna da parte dei governi UE!
Con tutti i popoli in lotta!
Noi Restiamo
Opposizione Studentesca d’Alternativa