DECOLLIAMO L’UE E IL GOVERNO DRAGHI! SOLIDARIETA’ AI LAVORATORI E ALLE LAVORATRICI ALITALIA IN LOTTA! VERSO LO SCIOPERO DELL’11 OTTOBRE

Da diverse città arriva la solidarietà con le migliaia di lavoratori Alitalia che rischiano di restare a terra senza più un lavoro.

Lo smantellamento della compagnia di bandiera italiana del trasporto aereo è l’ennesimo insopportabile diktat dell’Unione Europea che oltre vent’anni fa, con l’ok dell’allora governo Prodi, decise che il mercato europeo del trasporto aereo avrebbe dovuto essere spartito fra le compagnie di bandiera di Germania, Francia e Gran Bretagna. Una chiara rappresentazione di quelle che sono state, e in parte sono ancora dopo la Brexit, le gerarchie interne fra gli Stati UE.

E non è un caso che per portare a termine la distruzione di questa compagnia ci si sia affidati proprio al Governo Draghi, già impegnato a gestire la ristrutturazione – economica, produttiva, sociale – del nostro Paese tramite il PNRR. La svendita di questa azienda, infatti, rientra perfettamente all’interno del progetto di riassetto delle filiere produttive internazionali, nelle quali il nostro Paese è inserito prevalentemente come snodo logistico asservito al centro produttivo del Centro-Nord Europa.

Per questo compito il governo Draghi ha nominato come presidente Alfredo Altavilla, ex numero due di Sergio Marchionne. Uno che di licenziamenti e distruzione del tessuto industriale italiano ha imparato dal migliore. Il piano proposto da Altavilla prevede circa 8000 esuberi, nessun contratto nazionale, nessuna garanzia per il personale già occupato. Un piano talmente irricevibile e difeso a spada tratta dal management che i tavoli di trattativa sono inevitabilmente falliti e perfino CgilCislUil, per il momento, hanno rifiutato di firmare.

Oggi, dopo una giornata di lotta determinata da parte dei lavoratori – che ha visto anche un blocco stradale e la contestazione del candidato sindaco del PD a Roma Gualtieri andato a cercare una passerella elettorale – il Governo è stato costretto a ricevere una delegazione della piazza ed aprire un tavolo con la promessa, a parole, di risolvere la situazione.
L’apertura di un tavolo con i ministeri è un segnale, ma tante crisi aziendali in questo Paese ci hanno insegnato che le soluzioni si trovano solo se dietro alla trattativa c’è la spinta della lotta costante dei lavoratori. Per questo la lotta non deve fermarsi e per questo siamo e continueremo ad essere al fianco dei lavoratori di Alitalia in lotta. Pretendiamo non solo che non ci siano esuberi e che tutti i lavoratori tornino al loro posto, ma che Alitalia venga nazionalizzata immediatamente! Rimettiamo nelle mani del pubblico e della collettività il controllo e la ricchezza prodotta dai settori strategici di questo Paese!

La lotta per il lavoro, per la possibilità di costruire un futuro in questo Paese è anche la lotta di una generazione sempre più sull’orlo del baratro, oppressa da un modello sociale in crisi e il cui fallimento è ormai evidente a tutti. Verso lo sciopero generale dell’11 ottobre sosteniamo la lotta dei lavoratori Alitalia e di tutti coloro che di fronte a un rinnovato accendersi della violenza padronale decidono di rispondere organizzandosi e lottando!