Riunione internazionale del Forum to Fight a Roma: un altro passo avanti!
Si è tenuto lo scorso weekend (1-2 aprile) a Roma, organizzata dalla campagna Noi Restiamo e ospitata nei locali del Centro Popolare San Basilio la terza riunione del Forum To Fight, piattaforma internazionale di realtà giovanili e studentesche. Nata a Laudio nei Paesi Baschi nel febbraio 2016, la piattaforma riunisce più di 10 organizzazioni provenienti da diversi paesi d’Europa, in particolare dallo Stato Spagnolo, Italia, Svizzera e Svezia. Lo scopo di mettere in connessione esperienze e lotte provenienti da diversi contesti, di confrontarsi nel merito dei problemi delle fasce studentesche e giovanili, la volontà mettere in campo un internazionalismo utile a trovare direzioni politiche comuni ha guidato questo anno di lavoro e confronto. E’ ormai chiaro come l’Unione Europea e le sue politiche neoliberali e classiste siano il principale agente e responsabile dell’austerità che colpise ferocemente le classi popolari, in particolare dei paesi mediterranei, così come degli interventi militari nella cortina di fuoco che ci circonda, che obbliga milioni di persone a fuggire dai propri paesi alla ricerca di un futuro.
La stessa responsabilità la troviamo nella (contro)riforma dei sistemi di istruzione, che anno dopo anno, passando per il Bologna Process e la dichiarazione della Sorbona, hanno visto avanzare un omologazione a livello europeo nella direzione del loro asservimento ai mercati e alle loro esigenze. Parametri sempre più classisti vigono nelle scuole e negli atenei dove sempre meno a essere trasmesso sono la capacità critica e il sapere.
L’aziendalizzazione, la divisione fra atenei di serie A e serie B sia a livello nazionale che internazionale (con la concentrazione dei poli d’eccellenza nel nord Europa), la logica dei tirocini non pagati così come dell’alternanza scuola-lavoro nelle scuole secondarie sono solo alcuni dei frutti più evidenti di più di vent’anni di riforme dei sistemi educativi da parte delle classi dirigenti nazionali e continentali.
E’ con la convinzione della necessità di combattere e opporsi a questi processi, di costruire alternative, che abbiamo partecipato alla costruzione della piattaforma e alla quale abbiamo voluto dare il nostro contributo organizzandone la riunione in Italia.