In lotta, anche per Alberto, anche per Suruwa
![](https://cambiare-rotta.org/wp-content/uploads/2018/12/47396506_293602434612685_2270014808642289664_o-860x280.jpg)
Alberto Piscopo Pollino, 19 anni. Morto trasportando una pizza per l’azienda italiana Socialfood (o “per una società specializzata in questo tipo di servizi” come scrive repubblica).
Alberto muore a Bari a pochi chilometri di distanza, a soli 18 anni è morto Suruwa Jaithe, rifugiato spostatosi nel ghetto di San Ferdinando dopo essere stato buttato fuori da un centro di accoglienza.
Non è stato un immigrato a uccidere Alberto, ma la logica dello sfruttamento totale della gig-economy portato avanti, in questo caso, da un’azienda italianissima.
È il sistema dello sfruttamento, lo stesso sistema che ha ucciso Suruwa, lo stesso sistema che ogni anno uccide centinaia di lavoratori, italiani e stranieri, nell’indifferenza dei media e della politica.
Dobbiamo rompere con la grande menzogna migranti-insicurezza, dobbiamo rompere con il silenzio politico sulle morti sul lavoro. Per questo dobbiamo riprendere parola e dire che bisogna lottare per i propri diritti, e che i diritti devono essere di tutti, o non sono di nessuno.
Saldiamo le vertenze, uniamo le lotte.
Riconosciamoci come sfruttati e non cadiamo nel logica divisia che tanto giova ai padroni di qualsiasi paese. Facciamolo a Roma! Get up, Stand up! Stand up for your rights! Roma, 15 Dicembre!