GOVERNO DRAGHI? ROMPERE LA GABBIA DELL’UNIONE EUROPEA!

Sabato ore 11:00 presidio in Piazza San Silvestro, Roma.Come era facilmente prevedibile all’inizio di questa crisi di governo alla fine il salvatore della patria, Mario Draghi, è arrivato.

Un esito tutt’altro che sorprendente a saper guardare appena oltre la cortina di fumo degli scontri di poltrona su cui è naufragata la maggioranza. L’incarico assegnato da Mattarella a Draghi segna il fallimento di un’intera classe politica incapace di darsi da sola un progetto di sviluppo strategico, fossilizzata sugli interessi ristretti dei settori della borghesia che ciascun partito rappresenta, un sostanziale intralcio per il progetto di classe dell’Unione Europea.

In sostanza, con la nomina di Draghi l’UE si garantisce il suo rappresentante direttamente al posto di comando, scavalcando anche gli interessi straccioni dei settori economici perdenti.

Per rispondere alla crisi nella crisi l’Unione Europea accelera il processo di ristrutturazione a livello continentale e rafforza la centralizzazione della governance politico-economica. Draghi è una sicurezza per trasformare la crisi in un fattore di rilancio in avanti per l’imperialismo UE, a cominciare dal programma Next Generation EU, che altro non è che un piano di investimento nei settori strategici alla competizione internazionale, vincolato a una nuova stagione di controriforme per mettere a profitto quel poco che è rimasto di stato sociale e aumentare la competitività del sistema.

Se come sembra troverà una maggioranza – sapendo di poter già contare sulla complicità della CGIL di Landini e sull’appoggio incondizionato del PD che già si sta muovendo per compattare la precedente coalizione nel sostegno a Draghi – sarà una pesantissima ipoteca sul nostro futuro, sulle condizioni delle classi popolari e in particolare delle fasce più deboli: giovani e donne in primis – rispetto alle quali già gli ultimi dati Istat hanno confermato una situazione tragica in termini di precariato e disoccupazione.

Dovremo prepararci all’inasprirsi dello scontro palesatosi in questi mesi di gestione classista della pandemia, un salto di qualità nell’offensiva diretta e violenta del nostro nemico di classe.Non ci faremo trovare impreparati, già questo sabato a Roma saremo in Piazza San Silvestro insieme ad altre realtà sociali e politiche per fare sentire la nostra voce. Rompere la gabbia dell’UE, solo così potrà andare tutto bene per le classi popolari.