IL NOSTRO FUTURO NON SARÀ A FISSIONE NUCLEARE

Il ruolo del nucleare nella truffa ecologica

Qualche mese fa il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, ha rilasciato dichiarazioni in cui proponeva come possibile soluzione alla crisi energetica, la fissione nucleare. Quella che poteva sembrare semplicemente un’opinione personale, si è rivelata in realtà una voce tra tante.

Non è stato un caso che la stessa governance europea ha espresso posizioni di apertura verso il nucleare, a cominciare da Ursula von der Leyen e Frans Timmermans, rispettivamente presidente e vice-presidente della Commissione Europea, che durante la Cop26 hanno espresso la necessità di guardare alla fissione nucleare come alternativa (insieme al gas ed alle fonti di energia rinnovabile) all’energia da fonti fossili. Di fronte alla pesante responsabilità di arrestare l’ulteriore riscaldamento climatico e abbattere le emissioni di CO2 si risponde dunque con un arretramento e con la falsa promessa che si tratti di una soluzione con minor impatto ambientale, che sfrutta materie prime inesauribili.

In un contesto generale di crisi energetica le scelte sul nucleare, su cui la Commissione Europea stessa si pronuncerà con un posizionamento definitivo a dicembre di quest’anno, non sono meramente scelte tecniche e di bilancio sui costi, come vogliono far credere, ma riguardano il ruolo strategico di competizione del polo imperialistico europeo, in cui sono in gioco la sua indipendenza e resilienza energetica e gli equilibri che l’UE deve mantenere al suo interno e verso l’esterno. Un’eventuale conferma e affermazione del nucleare sarebbe dunque una scelta strategica dell’UE per non rimanere indietro nella competizione interimperialistica europea.

Come organizzazione giovanile comunista, quindi, ci siamo posti l’obiettivo di smascherare la vera natura di truffa della transizione ecologica che il governo italiano, all’interno e insieme alle istituzioni europee, sta portando avanti. In questi ultimi mesi abbiamo cominciato a portare all’attenzione la questione, lanciando momenti di piazza e di agitazione su questo tema. Abbiamo inoltre avviato un lavoro di approfondimento raccogliendo diversi interventi da parte di personalità di rilievo e del settore, presentandoli in questa raccolta.

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