No al pugno di ferro contro gli studenti e le studentesse!

“Vi chiedo di denunciare formalmente il reato di interruzione del pubblico servizio e di chiedere lo sgombero dell’edificio, avendo cura di identificare, nella denuncia, quanti possiate degli occupanti” e ancora: “Agli occupanti identificati occorrerà anche applicare le misure disciplinari previste dal regolamento interno di ciascuna scuola e dell’occupazione si terrà conto nel determinare il voto in condotta“.

Sono queste le parole che il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Lazio, Rocco Pinneri, utilizza per affrontare una situazione di mobilitazione generale che a Roma ha portano negli ultimi due mesi ad oltre settanta occupazioni scolastiche, numeri che non si vedevano da più da più di dieci anni.

Un dato cosi macroscopico deve fare riflettere il dottor Pinneri cosi come tutti coloro che hanno in gestione il ruolo di direzione degli ambiti formativi nel nostro Paese, il Ministro Bianchi per primo.

Quanto sta avvenendo a Roma, e in maniera minore in altre città come Firenze, Bologna e Torino, non può essere derubricato a questione di “ordine pubblico” ma chiama in causa profonde ferite che le giovani generazioni stanno vivendo dopo oltre due anni di convivenza con la pandemia.

Alle carenze strutturali di sempre del diritto allo studio si è aggiunto in questo periodo un vero e proprio blackout pedagogico, con centinaia di migliaia di studenti che hanno abbandonato gli studi e la perdita di credibilità del processo formativo come strumento di emancipazione.

È tempo che si apra una discussione di ampio respiro sulla funzione sociale della scuola nella società in cui viviamo, capace di rimettere in discussione le fondamenta di un sistema che parla solo di competizione e meritocrazia e che ha perso ogni capacità di ascolto.

Crisi sanitaria, economica e sociale ed infine ambientale. Probabilmente molti giovani non hanno gli strumenti per conoscere nel dettaglio molti di questi temi, quello che però percepiscono chiaramente è che per loro non c’è futuro, non esiste prospettiva in questo mondo.

Non è un caso infatti che, come denuncia il Prof. Stefano Vicari, responsabile di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Bambin Gesù di Roma, siano in crescita tra gli adolescenti disturbi di ansia, irritabilità, stress e disturbi del sonno, fino ad arrivare ai casi estremi in aumento di autolesionismo e tentato suicidio.

Le occupazioni di queste settimane sono un segnale di allarme generale con cui gli studenti stanno comunicando la propria sofferenza al mondo e alla politica, la risposta non può e non deve essere il pugno di ferro della repressione.

Sono già, invece, diversi i casi di sospensioni, denunce e sanzioni disciplinari di vario tipo disposte dalle scuole a danno degli studenti e delle studentesse in mobilitazione e sempre più frequenti terrificanti immagini di forze dell’ordine che, in divisa o in borghese, entrano dentro edifici scolastici e aggrediscono fisicamente gli studenti.

Facciamo dunque appello al mondo della cultura, agli insegnanti, alle organizzazioni di categoria, a giuristi e tutti coloro condividano quanto scritto affinché questi episodi e questo sistema di gestione delle proteste cessi immediatamente di essere applicato, in nome dell’agibilità democratica di questo Paese è necessario cogliere le spinte progressiste che vengono invocate dagli studenti aprendo un tavolo di confronto con tutte le parti chiamate in causa.

Solidali con gli studenti e le studentesse in lotta


Per sottoscrivere l’appello scrivere alla mail: solidalistudentiestudentesse@gmail.com

Primi firmatari del mondo della formazione, arte, cultura e solidali:

Marco Veronese Passarella (economista, docente alla Link Campus University)

Alessandro Barbero (storico)

Alberto Prunetti (scrittore)

Fioramonti Lorenzo (ex ministro dell’istruzione)

Marta Fana (economista)

Paolo Maddalena (vice presidente emerito della Corte Costituzionale)

Davide Steccanella (avvocato)

Valerio Evangelisti (scrittore)

Moni Ovadia (uomo di teatro, attivista per i diritti)

Ascanio Celestini (attore)

Fabio Marcelli (giurista)

Giuseppe Aragno (docente di Storia dell’Università Federico II)

Fabrizio Casari (giornalista)

Marco Bersani (Attac Italia)

Sergio Cararo (giornalista, direttore Contropiano.org)

Alessandro Bianchi (giornalista, direttore l’Antidiplomatico)

Emiliano Brancaccio (economista, docente all’Università del Sannio)

Raul Mordenti (Storia della critica letteraria, Università di Roma Tor Vergata)

Luciano Vasapollo (professore di Politica economica presso Università la Sapienza di Roma)

Nicoletta Dosio (attivista No Tav)

Lorenzo Giustolisi (insegnante e sindacalista USB)

Lucia Donat Cattin (insegnante e sindacalista USB)

Dario Furnari (insegnante e sindacalista USB)

Luigi del Prete (insegnante e sindacalista USB)

Nadia Cardello (insegnante e sindacalista USB)

Stefano D’Errico (professore e sindacalista UNICOBAS)

Alessandra Fantauzzi (professoressa e sindacalista UNICOBAS)

Giovanna lo Presti (professoressa e sindacalista CUB)

Renata Puleo (già dirigente scolastica, Collettivo NiNaNd@)

Andrea Vento (coordinamento del gruppo insegnanti di geografia autorganizzati)

Matteo Saudino (docente di filosofia)

Riccardo Pariboni (Coniare Rivolta, docente all’Università di Siena)

Caterina Manicardi (dottoranda in economia al Sant’Anna)

Tancredi Salamone (dottorando in storia economica al Sant’Anna)

Alessandro Brizzi (dottorando in storia alla Normale di Pisa)

Cristina Re (dottoranda in economia all’università di Siena)

Fanco Russo (Forum diritti lavoro)

Daniela Albano (docente Torino)

Christian Raimo (docente, scrittore, assessore)

Daniela Torro (avvocato del Foro di Milano)

Ernesto Screpanti (docente di Economia politica presso l’Università degli Studi di Siena)

Giorgio Gattei (economista)

Stefano Gallo (primo ricercatore Cnr Istituto di studi sul Mediterraneo – Napoli)

Pierpolo Capovilla (cantautore)

Stefano Azzarà (docente di Storia della filosofia Università di Urbino)

Riccardo Bellofiore (economista)

Giovanni Carosotti (insegnante)

Rossella Selmini (professoressa associata di Criminologia all’Università di Bologna)

Doriana Sarli (deputata gruppo misto)

Matteo Mantero (senatore Potere al Popolo)

Paola Nugnes (senatrice gruppo misto/Sinistra Italiana)

Virginia La Mura (senatrice gruppo misto)

Simona Suriano (deputata gruppo misto)

Giorgio Cremaschi (Potere al Popolo)

Marta Collot e Giuliano Granato (portavoce nazionale Potere al Popolo)

Nunzio d’Erme (osservatorio repressione)

Giulia Livieri e Alvise Tassell (Cambiare Rotta)

Tommaso Marcon e Calcagnile Myriam (OSA)

Vincenzo Maccarrone (ricercatore alla Ucd di Dublino)

Andrea Genovese (professore all’Università di Sheffield)

Leonardo Bargigli (professore all’Università degli Studi di Firenze)

Beatrice Gamberini (Potere al Popolo)

Michele Colombo (Potere al Popolo)

Giulio Macilenti (docente di Roma)

Luigi Piccioni (ricercatore al Dipartimento di Economia Statistica e Finanza “Giovanni Anania” dell’Università della Calabria)

Diego Zanoni (lavoratore teatrale, Potere al Popolo Milano)

Benedetta Malavolti (docente)

Leonardo Ciambezi (dottorando in economia all’Universitè Côte d’Azur)

Francesco Cutruzzulá (coordinamento regionale USB vigili del fuoco Calabria)

Emiliano Manca (insegnante)

Alessandro Verga (Potere al Popolo)

Elena Dobici (operatore socio sanitario)

Marta Malaguti (docente di italiano, latino e storia alle medie superiori)

Natale Alfonso (insegnate e sindacalista CUB)

Rosella Cugis (docente di materie letterarie al liceo Eleonora D’Arborea di Cagliari)

Marina Boscaino (Insegnante di Roma)

Gianpiero Decortes

Cristina Da Canal

Giulia Angeloni

Tiziano Teodori

Orietta Moreschini

Elide Vilardo

Rosaria Natale

Angelo Di Cerbo

Marzia Mussoni

Nicola Gastini

Enrico Gargiulo (professore associato di Sociología, Università di Bologna)

Brunella Sermoneta

Giacomo Mercuriali (dottorando in Filosofia, Università Statale di Milano)

Maurizio De Vita

Raimondo Maria Pavarin (sociologo)

Antonella Avolio ed Ernesto Rascato (Libreria Quarto Stato di Aversa)

Enrico Rubiu (coord. Federazione del Sociale USB Ssrdegna)

Andrea Benati (Potere al Popolo – Bologna)

Marco Vecchi (impiegato iscritto a USB)

Anna Laura Mora (avvocato del Foro di Rovereto)

Aniello De Vita (attivista di Potere al Popolo di Roma)

Sara Falasca (docente di Roma)

Enrico Imperiali

Francesca Galli

Davide Romaniello (ricercatore in economia, Università Cattolica del Sacro Cuore)

Augusto “Pikkio” Catalani (Insegnante di Arti Marziali e Responsabile del settore Discipline Orientali della UISP di Roma, Responsabile Nazionale Attività Giovanile UISP settore Karate)

Francesco Petrini (docente Università di Padova)

Annalisa Canofari (insegnante)

Enrico Strobino (educatore musicale)

Dott. Alessio Brancaccio

Giulia Giovinazzo (studentessa e insegnante di Firenze)

Roberto Meneghetti (operaio iscritto a Potere al Popolo)

Francesca Fortuzzi (Attivista per i diritti umani e sociali, Potere al Popolo Bologna)

Prof. Leonardo Mangialardi

Alessio Bergamo (docente accademia delle belle arti Frosinone)