IL PRIMO MAGGIO NON SI TOCCA: CONTRO LE MINACCE FASCISTE A SERVIZIO GUERRAFONDAI!

Questo il comunicato fatto uscire da USB.

Ieri l’USB Bologna ha svolto un’importante giornata in Piazza dell’Unità per il primo maggio dei lavoratori e delle lavoratrici, durante la quale siamo stati impegnati per garantire il servizio d’ordine antifascista a difesa dei lavoratori. Già durante la giornata eravamo stati oggetto delle attenzioni di alcuni noti banderisti e fascisti ucraini, poi a fine serata abbiamo scoperto un tentativo di sfondare la porta del Barnaut (che ieri era presente nella piazza di USB), e sono state squarciate con un coltello le ruote di una macchina di compagni.

Non è la prima volta che abbiamo a che fare con questi fascisti ucraini, già il 23 aprile durante il festival “oltre il ponte” del circolo Granma alcuni di loro si erano organizzati per venire a provocare al festival e contestare il banchetto di ucraina antifascista e la festa di quartiere (qui nostro comunicato).

Di fronte ad un quadro internazionale dalla temperatura sempre più incadescente con i venti di guerra che soffiano forti nell’occidente imperialista, con una NATO che aumenta la sua pressione militare nell’europe dell’est, con un’unione europea che procede spedita verso il riarmo la costruzione di un esercito comunitario, con la minaccia di intervento polacco nell’ucraina dell’ovest e di apertura di un secondo fronte in Transnistria, con una situazione che si riscalda nel caucaso, in medio oriente e soprattutto a Taiwan e nell’oceano pacifico. Una situazione che rischia di degenerare in una guerra generalizzata, dove, come affermato da Lavrov, il rischio di una guerra nucleare “è grave, è reale, non può essere sottovalutato”.

Tuttavia nonostate il coro mediatico ed il dibattito politico totalmente allineato al governo che soffia sul fuoco, la maggioranza dell’opinione pubblica e delle classi popolari, già alle prese con carovita e con l’economia di guerra, si è dimostrata contraria all’interventismo, all’invio di armi ed all’economia di guerra. Ecco che dunque di fronte a questo sorge la necessità di andare a colpire chi si organizza contro la guerra, contro il bellicismo della NATO e dell’Unione Europea. Uno scenario di cui si vedevano le avvisaglie sin da questo 6 aprile quando si è inscenato il ritrovo di una pistola nella sede nazionale di USB a Roma per intimidire chi organizza le avanguardie operaie che hanno bloccato le armi nei porti genova e nell’aeroporto di pisa.

In questa situazione le classi dirigenti danno al fascismo nuovi spazi di agibilità, ponendolo (come sempre nella storia) a servizio dell’imperialismo, come dimostrano i fatti di ieri e del 23 aprile ma anche la concessione da parte della giunta PD di lepore di piazza della pace ai nazisti in occasione del primo maggio. Ci aspettiamo che nel prossimo periodo questa situazione maturerà parallelamente all’inasprirsi della tensione internazionale: a breve rischiamo di dover convivere con nazisti addestrati al combattimento, l’ucraina è diventata infatti la centrale di un “groviglio nero”, un vero e proprio network del fascismo internazionale utilizzato dalla nato e dai governi occidentali per i propri interessi guerrafondai.

Proprio oggi nel giorno in cui ricorre la stage nazista di Odessa, richiamiamo tutti i compagni, i sinceri antifascisti e chi si oppone alla guerra a serrare le fila ed opporsi in maniera chiara e senza ambiguità ai progetti imperialisti, di abbandonare ogni ambiguità equidistante e comprendere il pericolo di legittimare le classi dirigenti guerrafondaie.

L’antifascismo torna oggi ad essere un atteggiamento pragmatico ed attivo che deve essere in grado di tutelare i compagni e le proprie organizzazioni.

Invitiamo tutte le realtà e le organizzazioni antifasciste a tenere alta la guardia, contro ogni forma di provocazione, senza lasciare un metro al fascismo.

Per questo domani saremo con USB in conferenza stampa in via Saffi 69 alle ore 11.00.

Rete dei comunisti Bologna – Cambiare Rotta Bologna – Osa Bologna