24/6 GLI ARGINI SONO ROTTI! Via subito il governo della guerra, dello sfruttamento e della devastazione ambientale

24/6 MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA.

Piazza della Repubblica ore 14:00

Il compito di garantire una gestione controllata della crisi da parte del governo Meloni è fallito e gli argini si sono rotti. Davanti alle contraddizioni ormai insanabili di questo modello di società il pilota automatico NATO-UE, manovrato oggi dalla maggioranza più reazionaria della storia repubblicana, ci ha precipitati in uno stato di emergenza permanente – emergenza sociale, ambientale e democratica dentro un contesto di guerra – che siamo sempre e solo noi, giovani studenti e precari, lavoratori e classi popolari a dover pagare sulla nostra pelle, fino al punto prossimo di non ritorno.

Il disastro in Emilia Romagna, e non solo, e le ferite aperte che ha lasciato sulle popolazioni e sui territori colpiti sono la tragica rappresentazione di un sistema fallito costruito da trent’anni a questa parte, governo su governo, controriforma su controriforma, e su cui questo esecutivo insiste, nella piena complicità delle false opposizioni di questo parlamento e dei sindacati concertativi, con le politiche criminali che già ci hanno portato sull’orlo del baratro. Politiche orientate esclusivamente al profitto e alla difesa di un sistema marcio che si mostra ormai senza più margini di tenuta che siano diversi da quello dell’intensificazione selvaggia della guerra di classe dall’alto.

Salari fermi e divorati dall’inflazione, sgravi fiscali a beneficio esclusivo delle aziende, intensificazione dello sfruttamento con l’ulteriore liberalizzazione su appalti e contratti “atipici”, demolizione del reddito di cittadinanza, gli sfratti come unica risposta al problema della casa, mentre si continua a smantellare la sanità a suon di privatizzazioni e si porta a compimento la mutazione genetica in senso elitario e aziendalistico del mondo dell’università e della scuola, si veda il perfezionamento dei pcto (alternanza scuola-lavoro).

L’attacco a tutto campo al mondo del lavoro e alle tutele sociali residuali si va abbattendo, e ne è ulteriormente esasperato, in un contesto di crisi generalizzata segnato dalle condanne mortali della guerra e della devastazione climatica e ambientale: come davanti ai disastri delle alluvioni e della siccità si continuano a perseguire le stesse scelte ecocide, dalle grandi opere e dalla cementificazione selvaggia al fossile e ai rigassificatori, così, davanti al rischio sempre più concreto di un’escalation globale e nucleare, viene rimosso qualsiasi tentativo di risoluzione diplomatica alla guerra, continuando a inviare armi e ad aumentare le spese militari, invece di investire risorse e mezzi per l’interesse collettivo come, solo in ultimo, a sostegno delle popolazioni alluvionate.

Nella via forzata lungo le mirabili sorti e progressive del neoliberismo prima hanno costruito gli argini arricchendosi sulla nostra pelle e sui popoli esclusi dal benessere del “giardino” euroatlantico, poi nella crisi li hanno puntellati con la macelleria sociale dell’austerità, ora siamo arrivati al limite, evidente su tutti con la crisi climatica, e gli argini si sono rotti. Siamo al si salvi chi può, incarnato dall’avventurismo incapace e dall’odio di classe del governo Meloni, che su mandato di NATO e Unione Europea ha il compito, rivendicato senza più veli, di non fare prigionieri massacrando chi sta già pagando da sempre la loro crisi e mettendo a tacere ogni forma di dissenso.

Non è tempo di restare a guardare o illudersi dietro false scorciatoie, assumiamoci le sfide che questa realtà ci mette davanti e lanciamo un segnale di alternativa e di forza in continuità con le lotte e le grandi mobilitazioni che quest’anno già hanno saputo irrompere nella scena politica di questo paese altrimenti blindata nella pacificazione sociale. In continuità con lo sciopero generale del 26 maggio, anche noi, come Cambiare Rotta e OSA aderiamo al percorso di costruzione di una grande mobilitazione nazionale per il prossimo 24 giugno a Roma, allarghiamo e rafforziamo l’opposizione al governo Meloni e al sistema fallito che rappresenta, riaccendiamo il conflitto contro i carnefici della crisi.

PRIMI FIRMATARI:

Spazio No Ponte (Messina) – No Ponte Calabria – CMDT Calabria – Opposizione Studentesca d’Alternativa – Cambiare Rotta – Unione Sindacale di Base – Movimenti per il diritto all’abitare – Potere al Popolo – Comitati per il ritiro di ogni autonomia differenziata, l’unità della Repubblica, l’uguaglianza dei diritti – Mi Riconosci – CALP Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali – Paese Reale – ManifestA – Comitato contro il Rigassificatore di Piombino (La Piazza della Val di Cornia) – Collettivo No al fossile Civitavecchia – Rete No Rigass No GNL – STOP allo scempio ambientale (Giugliano/ Aversa) – Partito della Rifondazione Comunista/ Sinistra Europea – Rete dei Comunisti – Associazione Rurale Italiana – Genova City Stryke – Giovani Palestinesi (Roma)- Centro d’Iniziativa Giuridica Abdel Salam – Ass. Amici dei prigionieri palestinesi (Italia) – Disoccupazione Zero (Catania) – AIFWA (Pescara) – Associazione Ivoriani e Fratelli di West Africa (Pescara) – Rete Stop GNL (Napoli) – La Città visibile (Caserta) – Medicina Democratica (Napoli) – Movimento Migranti e Rifugiati – Ass. Terra e Libertà di Torretta Antonacci (Foggia) – Ass. Giù le mani dall’Africa – Ass. Solidarietà Italia-Filippine – Centro Internazionale Crocevia – Comunità Palestinese d’Italia – Coniare Rivolta – Casa del Popolo Campobasso – Comitato Pace e non più guerra – Circolo vegetariano VV.TT. – Centro studi Francesco Berardi Aprilia – Associazione PeaceLink – Circolo Agorà Pisa – Collettivo Levante Rimini – Lega per il Disarmo Unilaterale – Aula Studio Liberata F4 UniCal – JVP SRI LANKA comitato in Italia – UMANGAT-MIGRANTE Roma – Associazione nazionale per la scuola della Repubblica – Partito Comunista dei Lavoratori (Sicilia) – Wilpf Italia – Oacri (Organizzazione delle associazioni dei colombiani rifugiati in Italia) – PLAM (Piattaforma Progresista Latinoamericana) – Appello fermare la guerra imporre la pace – Mensile Lavoro e Salute – La Base Cosenza – Rete No War Roma – Ass. dei sardi in Torino A.Gramsci – AWMR Italia donne della regione mediterranea – Comitato per la pace e il disarmo (Grosseto) – Valdera Avvelenata – PrendoCasa Cosenza

Donatella Di Cesare – Moni Ovadia – Francesca Fornario – Nicoletta Dosio – Ernesto Screpanti – Laura Tussi – Fabrizio Cracolici – Ennio Cabiddu – Giorgio Cremaschi – Luigi De Magistris – Claudio Defiores – Riccardo Faranda – Maurizio Acerbo – Chiara Colasurdo – Danilo Conte – Arturo Salerni – Angelo D’Orsi – Bartolo Mancuso – Franco Russo – Vincenzo Perticaro – Patrizia Angiari – Clara Fanelli – Salvatore Graci – Chef Rubio – Enrico Calamai – Filippo Barbera – Francesca Borsa – Pasquale Crupi – Carlo Guglielmi – Nella Ginatempo – Paolo Ferrero – Antonello Patta – Antonio Mazzeo – Bassam Saleh – Paolo Fierro – Piero Bevilacqua – Paola Nugnes – Leonardo Bargigli – Francesco Schettino – Vauro – Patrick Boylan – Rossana De Simone – Luciano Zambelli – Pilar Castel – Cristina Rinaldi – Giuseppe Paschetto – Nico Vox – Giovanni Dursi – Franco Cilenti – Federico Zenga – Lorenzo Della Corte – Giuseppe Saragnese (Direttivo FP Cgil Bergamo)

Per aderire scrivere a: adesionemanifestazione24giugno@gmail.com