Dove sta andando UniTO?
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Di fronte alle trasformazioni che sta subendo l’Università sul piano nazionale, all’interno del quadro europeo più generale, riteniamo doveroso porci alcune domande e individuare alcune linee di ragionamento.
È a partire dagli anni Novanta che si assiste al progressivo snaturamento del ruolo dell’università pubblica in Italia, dando il via al processo di aziendalizzazione dell’istruzione accademica attraverso varie riforme (tra cui spicca il Bologna Process) che hanno sancito l’autonomia degli atenei dal controllo diretto del Miur e il principio di concorrenzialità tra di essi, la creazione di corsi di laurea a numero chiuso, la nascita della famosa struttura 3+2, il riordino dell’attività di ricerca (tra le altre cose spariscono i contratti a tempo indeterminato per i ricercatori), a cui si sommano i drastici tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO).
Alla luce di questi cambiamenti, che tipo di università sta diventando UniTo?
Su quali elementi e progetti sta puntando nella sua ridefinizione?
Riuscirà a diventare un ateneo di serie A?