NESSUNA BASE PER NESSUNA GUERRA, GIÙ LE MANI DALLA NOSTRA TERRA!
ANCHE DALLE UNIVERSITÀ SCENDIAMO IN PIAZZA NELLA GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE DEL 2 GIUGNO A COLTANO.
Manifestazione nazionale: 2 giugno, h.14:30, Coltano (Villa Medicea)
Con i venti di guerra che sono tornati a soffiare in Europa e una competizione interimperialiata sempre più violenta, tutto l’Occidente si sta preparando alle sfide future: contro questo progetto di riarmo, il 2 giugno si terrà una manifestazione a Pisa contro la nuova base che sono intenzionati a costruire all’interno del parco naturale di San Rossore.
La caserma andrà ad ospitare i carabinieri del GIS (gruppo intervento speciale) e del reggimento di paracadutisti Tuscania, militari della seconda Brigata Mobile attivi all’estero in missioni sul campo e specialmente di addestramento, insomma in prima linea per quanto riguarda le politiche di guerra del nostro paese.
Con il recente acuirsi del conflitto in Ucraina, le potenze europee hanno mostrato le proprie tendenze imperialiste e belliciste nel rendersi cobelligeranti attraverso l’invio di armi sul fronte esterno e la guerra ideologica sul fronte interno, contribuendo ad alimentare l’escalation del conflitto a livello internazionale. Tra queste l’Italia del governo Draghi, che mostra il suo totale asservimento agli interessi degli USA che, in un momento di crisi ideologica ed economica del capitalismo, cercano di ricompattare attorno a sé l’Occidente per ristabilire la propria supremazia.
Clima di guerra che era già nell’aria, come strumento per aumentare i profitti di pochi in risposta all’ennesima crisi, con fondi per gli apparati di difesa presenti nel PNRR mascherati sotto ogni voce, dalla digitalizzazione alla transizione ecologica, che con la scusa di rendere maggiormente sostenibili le basi militari già presenti, ne porterà anche alla costruzione di nuove.
Così anche la base a Coltano, finanziata con il Fondo di Coesione e Sviluppo, ci mostra quale sia lo sviluppo che vogliono per i nostri territori: devastazione e guerra! Da Camp Darby al porto di Livorno, dall’aeroporto di Pisa alla nuova base a Coltano, passando per gli “atenei di eccellenza”, protagonisti di politiche di guerra e devastazione, il territorio pisano si sta configurando sempre più come una vera e propria “scacchiera della morte”.
L’escalation bellica ci mostra quindi in senso plastico chi sono i nemici degli interessi dei popoli, della pace e di una reale transizione ecologica e ha reso ancora più espliciti i rapporti che intercorrono tra l’apparato militare-industriale occidentale ed il mondo della formazione e della ricerca.
Come hanno già dimostrato i lavoratori dell’USB dell’aeroporto di Pisa e i portuali del CALP di Genova, rifiutandosi di caricare e scaricare armi, neanche noi studenti e studentesse delle università vogliamo essere complici delle guerre imperialiste.
Gli stessi atenei si inseriscono nel mercato bellico tramite la messa al servizio della ricerca e la legittimazione ideologica dei conflitti e delle politiche guerrafondaie dell’Italia e dei suoi alleati. Lo vediamo dalle collaborazioni più palesi come l’esercitazione “Mare Aperto”, promossa dalla marina militare, che si è svolta nei mari del sud Italia e a cui hanno preso parte le forze di sette paesi NATO e 11 atenei italiani (tra cui la Sant’Anna di Pisa). Un altro esempio lampante sono le collaborazioni con numerose università israeliane, a partire da quella sulla presunta “mediazione culturale”, come se le politiche razziste e colonialiste portate avanti dai sionisti in Palestina, che gli hanno permesso di diventare leader nelle tecnologie di controllo e belliche, li rendano un buon esempio di convivenza!
Per questo, come giovani studenti, riteniamo necessario scendere in piazza in primis questo due giugno, per opporci all’ennesima base in un territorio già ampiamente militarizzato. A Pisa così come a Genova, città protagonista negli ultimi tempi dei blocchi alle armi, e a Roma, contro la solita parata militare che quest’anno più che mai va a rappresentare la deriva guerrafondaia verso la quale il governo Draghi ci sta trascinando.
FUORI LA GUERRA DALL’UNIVERSITÀ!
GOVERNO DRAGHI, UE E NATO: IL NEMICO È IN CASA NOSTRA.
Cambiare Rotta – Organizzazione Giovanile Comunista
Collettivo d’Ateneo – Firenze
Vedo Terra – Genova
Collettivo Universitario Primavera – Padova
MUA – Movimento Universitario Autorganizzato – Catania