Dall’Università di Torino un NO al referendum!

Da Palazzo Nuovo al Campus Einaudi, continua l’avvicinamento alle giornate del 21 (sciopero generale indetto da Usb, Usi e Unicobas) e del 22 ottobre (No Renzi Day a Roma)…..Oggi siamo stati al CLE a spiegare perché voteremo NO al referendum in quanto giovani studenti e precari di una generazione cui è stato negato il futuro, e perché occorra costruire un’ampia opposizione sociale al governo Renzi, insieme agli altri settori che pagano le politiche antipopolari ispirate dall’Unione Europea!

Mercoledì 12 ottobre alle 17.30 a Palazzo Nuovo (aula 15, primo piano) approfondiamo il discorso con Angelo D’Orsi (docente di Storia del pensiero politico all’Università di Torino)

Di seguito le foto e il testo del volantino distribuito in questi giorni

DALL’UNIVERSITA’ UN NO AL REFERENDUM

VERSO IL NO-RENZI DAY /// ROMA SABATO 22 OTTOBRE

Domenica 4 dicembre saremo chiamati a votare sul progetto di controriforma costituzionale messo a punto dal governo Renzi. Il senso di tale riforma è la blindatura del potere esecutivo a discapito degli altri poteri: se approvata, renderebbe molto più facile per il governo portare a termine la distruzione dei diritti e delle forme di tutela dei lavoratori, considerate un intralcio per la competitività italiana ed europea sul mercato internazionale.

L’Unione Europea ha le idee chiare su quali sono le riforme che un governo dovrebbe attuare: pareggio di bilancio, privatizzazioni su larga scala, smantellamento del welfare, riforma del mercato del lavoro tale da ridurre il potere contrattuale dei lavoratori. Il governo Renzi e quelli che lo hanno preceduto hanno già provveduto ad agire in questa direzione, vedi Jobs Act e Buona Scuola. Una vittoria del SI permetterebbe di proseguire questo progetto con maggiore ferocia.

Il nesso fra riforma costituzionale e attacco ai diritti del lavoro interessa, ovviamente, anche noi giovani universitari che ci stiamo affacciando al mercato del lavoro, anzi, del non lavoro. Più che la generazione Erasmus, siamo piuttosto la generazione working-poor, posti davanti ad una vita di precarietà e disoccupazione (40% di disoccupazione giovanile in Piemonte) e in tanti costretti ad emigrare.

Non possiamo accettare passivamente che questo sia il futuro che ci aspetta. Dobbiamo urlare un forte NO contro questo governo, insieme agli altri settori della società che pagano il prezzo di queste politiche.

VOTIAMO NO AL REFERENDUM

TUTTE E TUTTI A ROMA SABATO 22 OTTOBRE

#NOALREFERENDUM #NORENZIDAY

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