Dalle università al Popolo

Oggi, negli ultimi giorni di questa campagna elettorale, negli atenei di Roma, Bologna e Torino si sono svolte azioni di supporto alla lista Potere al Popolo.

 

Atenei che, in questa ultima settimana prima del voto, hanno anche ospitato alcune tappe locali del ciclo “Università e promesse elettorali” in cui si è discusso delle proposte dei diversi partiti sulla formazione, dello stato di aziendalizzazione e privatizzazione dell’università oggi a seguito delle riforme dell’istruzione portate avanti dagli anni ’90 in poi e sulla costruzione di un’alternativa che sia veramente di rottura con lo smantellamento dell’università pubblica perpetrato soprattutto negli ultimi anni.

In quanto giovani studenti e lavoratori, pensiamo che la lista Potere al Popolo sia l’unica coalizione capace di dar voce e rappresentare la nostra generazione: la generazione nata e cresciuta nella crisi, la generazione dei disoccupati, dei precari, dei pagati a voucher e dello sfruttamento dell’alternanza scuola lavoro, quella generazione che è costretta ad emigrare nel tentativo sempre più vano di trovare prospettive di vita migliori.

Infatti, per noi, accettare la sfida significa cogliere un’occasione importante per creare una connessione fra le diverse lotte che animano il nostro paese in un difficile clima di repressione preventiva che va dal Jobs Act fino al decreto Minniti.
Accettare la sfida significa creare un percorso largo e veramente di rottura con qualsiasi ipotesi di compatibilità a questa realtà di sfruttamento e massacro sociale.

In Potere al Popolo c’è finalmente il seme da cui ripartire per tornare a costruire anche una piattaforma di rappresentanza istituzionale utile a rafforzare un più articolato progetto di rappresentanza politica della nostra gente.
In primis perchè, a partire da un reale radicamento in alcuni settori del nostro blocco sociale, pone la rottura con questa Unione Europea che non è riformabile ma è una gabbia che impone agli stati membri politiche di austerità, antipopolari e antidemocratiche.
Inoltre perchè si contrappone a un centrosinistra complice con queste politiche di smantellamento dello stato sociale e dei diritti degli studenti e dei lavoratori, si contrappone in modo forte e popolare a ogni fascismo ma anche all’antifascismo elettoralista di facciata dei media e dei partiti che danno agibilità politica ai seminatori di xenofobia e guerra tra poveri.

Potere al Popolo rappresenta una vera alternativa a questa tragica situazione di sfruttamento generalizzato e guerra tra poveri e rappresenta, per la nostra generazione, la possibilità di iniziare ad alzare la testa e lottare per costruire un’alternativa a quelle politiche che hanno fatto della nostra generazione la working poor generation.

Per restare e lottare per un futuro degno contro chi ci ruba il presente, contro chi ci costringe alla disoccupazione nel nostro paese e a emigrare per fare lavori sottopagati nel centro e nord Europa.

 

Il 4 marzo diamo potere al popolo!