Bologna. A proposito di feste, socialità, iniziative e sapere critico in università: postilla

La campagna Noi Restiamo vuole aggiungere una postilla agli attacchi della stampa cittadina della scorsa settimana volti a screditare i movimenti sociali e chiudere gli spazi di aggregazione universitari. A nostro parere si sta attuando un capovolgimento del reale, facendo passare la chiusura di questi spazi conquistati dagli studenti all’interno delle facoltà come un fattore democratico, che mira alla tutela

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Renzi, Bologna ti rifiuta!

Il governo Renzi e il Partito Democratico, rappresentano oggi la testa di ponte per l’attuazione delle politiche di austerità imposte dall’Unione Europea al nostro Paese. Questo governo è ormai il terzo consecutivo privo di alcuna legittimazione popolare ed è forse quello che sta portando l’attacco più massiccio alle classi popolari e agli spazi democratici all’interno del Paese. Basti pensare al

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Perchè leggere oggi IL CAPITALE?

      Una formazione generale deve tentare di guardare al mondo nella sua completezza, senza il timore di non essere all’altezza (o ancor più, onniscienti) ma delineando le linee guida per un’interpretazione di classe degli avvenimenti più disparati. Al lato opposto, la formazione particolare, specifica su un dato argomento, si realizza a partire dalle esigenze della pratica. Partendo da

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The discrete charme of the economic crisis. Interview to Jan Toporowski (part two)

Noi Restiamo: in the Western World neoclassical economics has been completely dominant in the last 30 years. Also the visions over the crisis and the economic policy share a common ideological origin. Hence, how should an heterodox theorist position him/her self today? That is, does it make sense a “war of position” inside the academy, does it make sense to

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Il fascino discreto della crisi economica. Intervista a Jan Toporowski (seconda parte)

Noi Restiamo: In occidente la dottrina economica neoclassica è a livello accademico da più di 30 anni a questa parte completamente dominante. In maniera analoga, anche le visioni sulla politica economica e sulla crisi hanno una matrice ideologica comune. Come deve posizionarsi un teorico eterodosso oggi? Ovvero ha senso una guerra di posizione all’interno dell’accademia, ha senso intervenire sulle modalità

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