18 marzo. Anniversario dell’omicidio di Fausto e Iaio a Milano

Il 18 marzo 1978 Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci vengono assassinati in via Mancinelli. Sono due ragazzi di diciotto anni che insieme ad altri compagni del quartiere stanno conducendo un’inchiesta sullo spaccio di eroina e delle relazioni fra questa e gruppi fascisti e della malavita organizzata, tra Lambrate e Città Studi. Si viveva da mesi in un clima di crescente

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TORINO. CARO RETTORE, L’INDIFFERENZA È IL PESO MORTO DELLA STORIA

Ritorniamo a scrivere in seguito ai gravissimi eventi accaduti al Campus Einaudi che hanno portato al fermo di tre studenti antifascisti. Le lotte, anche quelle più concitate, necessitano di un momento di razionalizzazione degli eventi e di riflessione politica sul contesto all’interno del quale quegli stessi eventi si svolgono. È con questo approccio che pensiamo debbano essere lette le righe

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Rompiamo le catene della repressione, la lotta non si arresta!

Il 2019 si chiude con l’arresto di Nicoletta Dosio, storica militante del movimento No Tav e coordinatrice nazionale di Potere al Popolo. Questa vicenda repressiva è emblematica di un irrigidimento delle politiche securitarie e punitive che si verifica nei posti di lavoro, nelle scuole e nelle università, nei territori e nel complesso della società. Pochi giorni prima, gli operai di

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CONTRO L’INGIUSTIZIA DEL POTERE LA RESISTENZA E’ UN DOVERE – Intervista a Nicoletta Dosio

Ci sono due parole che ritornano frequentemente nei nostri discorsi: anzi, sono le parole chiave dei nostri discorsi. Queste due parole sono ‘sviluppo’ e ‘progresso’. […] Bisogna assolutamente chiarire il senso di queste due parole e il loro rapporto, se vogliamo capirci in una discussione che riguarda molto da vicino la nostra vita anche quotidiana e fisica. P. P. Pasolini [Pubblichiamo

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Cosa sapete, cosa ricordate della Strage di Piazza Fontana?

Tra poco meno di un mese saranno cinquanta anni dalla Strage di Stato in Piazza Fontana. Un 12 dicembre del 1969 a Milano che, come abbiamo detto molte volte, per almeno due generazioni non sarà mai una data come le altre sul calendario. Quel giorno cambiarono molte cose, le coscienze fecero uno scatto in avanti, divenne di massa la consapevolezza

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La valle che lotta non si potrà mai arrestare

Di seguito proponiamo il nostro intervento all’assemblea pubblica “La valle che lotta non si potrà mai arrestare” organizzata da Potere al Popolo Torino. Nelle ultime settimane sono state impartite ad alcuni compagni e compagne del Movimento No Tav, tra cui la storica attivista Nicoletta Dosio pesantissime sentenze di condanne definitive. Pensiamo che questa assemblea organizzata da Potere al Popolo sia

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Aboliamo i decreti sicurezza, 9 novembre tutti a Roma!

Negli ultimi 2 anni i governi che si sono succeduti hanno dimostrato un significativo aumento di interesse per il tema repressivo. Benché lo Stato italiano non fosse certo garantista prima di quest’ultimo periodo, la questione “sicurezza” è divenuta talmente centrale nel dibattito politico che ogni governo – di qualsiasi colore – che si sussegue emana decreti sull’argomento. Il primo vero

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Strage di Piazza Fontana 50 anni dopo. Un’altra generazione continua la lotta

Pubblichiamo qui il contributo che abbiamo scritto come premessa al dossier realizzato insieme alla Rete dei Comunisti “Piazza Fontana. Una strage lunga cinquant’anni”. Per una realtà giovanile e studentesca come la nostra, che si misura quotidianamente con la sfida di agire e organizzarsi guardando a un orizzonte di trasformazione dei rapporti sociali vigenti, la storia è un elemento cardine da

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12 dicembre strage a Piazza Fontana. Non sarà mai una data qualunque su calendario

Prossimo 12 dicembre saranno passati cinquanta anni dalla strage nella Banca dell’Agricoltura in piazza Fontana, a Milano. Quella data, che non sarà mai come le altre sul calendario, rappresenta un salto di qualità nella “guerra non dichiarata” da parte dello Stato italiano, insieme ai servizi militari Usa e alle organizzazioni fasciste, contro il movimento operaio, la sinistra e i comunisti

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Un salto qualitativo della repressione: un rischio scongiurato, ma solo per poco.

Benché il decreto-legge conosciuto come “Decreto sicurezza bis” e il “Decreto famiglia” voluto da Di Maio avessero una portata anche elettorale, testimoniata dalla loro presentazione a ridosso delle Europee, l’approvazione di entrambi i provvedimenti è stata rinviata a causa della rottura sempre più profonda tra le due anime che compongono l’esecutivo. Infatti, lunedì 20 maggio, in sede di discussione di

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