NICOLETTA LIBERA! La dignità non si può arrestare, ora e sempre NO TAV!

Ieri sera le forze dell’ordine hanno prelevato Nicoletta Dosio dalla sua casa in Val di Susa per incarcerarla alle Vallette di Torino. Nella mattinata di ieri infatti era stata resa nota la revoca della sospensione dell’ordine di carcerazione, disposto dalla Procura Generale di Torino, e ci si preparava per affrontare il passo successivo. Insieme a lei, altri 11 sono stati

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Fioramonti, Azzolina e Manfredi. Un gioco che sta alle regole del disegno europeo su scuola e università.

Con una tempistica da record abbiamo assistito in questi ultimi giorni alle dimissioni (largamente annunciate) di Fioramonti e alla risposta del governo, con lo spacchettamento del ministero in Scuola e Università, mettendo a capo rispettivamente Lucia Azzolina e Gaetano Manfredi. Manfredi è nome noto in ambito accademico, presidente della CRUI dal 2015, grande sostenitore dei valori della competizione, dell’eccellenza e

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Qui sème la misère, récolte la colère! La generalizzazione del conflitto in Francia e il ruolo delle giovani generazioni

Oggi in Francia si svolge il terzo sciopero generale in meno di due settimane, il terzo momento di culmine della protesta che è andata montando all’annuncio di una nuova riforma pensionistica da parte dell’Alto Commissario alle pensioni e dirigente di En Marche! Jean-Paul Delevoye. L’opposizione a questo provvedimento sembra pronta a durare a lungo, nonostante la dura repressione da parte del

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IL NOSTRO COMPITO E LE SARDINE

IL NOSTRO COMPITO E LE SARDINE ovvero il dovere di ricominciare a ragionare sulla funzione (politica) delle piazze e il coraggio di costruire altro dalla parte giusta della barricata. [Pubblichiamo alcune riflessioni sul cosiddetto movimento delle sardine, una serie di ragionamenti che abbiamo messo per iscritto nei giorni scorsi, ma che abbiamo atteso a pubblicare per monitorare gli sviluppi del

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Street art: l’arma della Lavazza in città

In seguito all’uscita della Fiat da Torino e alla conseguente perdita dei connotati di città meramente industriale, si è assistito a un’opera graduale, tutt’ora in corso, di trasformazione degli assetti e delle economie locali, col preciso fine di reinserire Torino all’interno del panorama europeo rendendola appetibile agli investitori. Ma non avendo ritrovato ancora un’identità, se non quella di città post-industriale,

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CONTRO L’INGIUSTIZIA DEL POTERE LA RESISTENZA E’ UN DOVERE – Intervista a Nicoletta Dosio

Ci sono due parole che ritornano frequentemente nei nostri discorsi: anzi, sono le parole chiave dei nostri discorsi. Queste due parole sono ‘sviluppo’ e ‘progresso’. […] Bisogna assolutamente chiarire il senso di queste due parole e il loro rapporto, se vogliamo capirci in una discussione che riguarda molto da vicino la nostra vita anche quotidiana e fisica. P. P. Pasolini [Pubblichiamo

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System change qui e ora: conosciamo i responsabili!

La vicenda dell’ex Ilva toglie il velo fatto di ideologia e ipocrisia sul sistema neoliberista imposto dall’Unione Europea nonché sul modello di sviluppo produttivista e predatorio proprio del capitalismo odierno: il modello fatto di precarietà e salari bassi e del laissez-faire su inquinamento e ambiente da un lato, l’annosa questione del ricatto tra salute e lavoro dall’altro, ci dimostrano ancora una

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SYSTEM CHANGE QUI E ORA! LAVORO SALUTE AMBIENTE VALGONO PIÙ DEL LORO PROFITTO!

29 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE NAZIONALE A TARANTO! Il system change che vogliamo non è uno slogan, ma l’unica soluzione possibile al disastro ambientale e sociale in corso. Il caso dell’Ilva è paradigmatico del sistema di produzione dominante: salari bassi e inquinamento infinito. Quello che avviene da decenni è un ricatto infimo in cui la scelta per i lavoratori è fra morire

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Muro di Berlino, DDR, URSS. La parola alla storia, il discorso di Erich Honecker

Discorso di Erich Honecker pronunciato davanti al Tribunale di Berlino. Difendendomi dall’accusa manifestamente infondata di omicidio non intendo certo attribuire a questo Tribunale e a questo procedimento penale l’apparenza della legalita’. La difesa del resto non servirebbe a niente, anche perche’ non vivro’ abbastanza per ascoltare la vostra sentenza. La condanna che evidentemente mi volete infliggere non mi potra’ piu’

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