Bologna sfiducia Renzi: Festa dell’Unità blindata

Quest’oggi centinaia di compagni e compagne hanno dato vita ad una contestazione viva e determinata contro lo show messo in campo dall’apparato renziano di governo alla Festa dell’Unità di Bologna. Nel parco della Montagnola, blindato da un imponente dispiegamento di forze dell’ordine (almeno 200 in tenuta antisommossa), si è vista l’ennesima, vergognosa prova di forza del Partito Democratico e del

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No Expo. I nervi scoperti del “nemico” in crisi

Finalmente è il 1° maggio, probabilmente il più atteso degli ultimi anni. Atteso ovviamente da tutti quei lavoratori che ancora, seppur sempre più confusamente e certamente non aiutati dal senso comune diffuso dai media di regime, vi riconoscono un certo qual senso di appartenenza storica e culturale da non buttare totalmente alle ortiche passando la giornata al centro commerciale. Un

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Un passato scomodo. La memoria della Resistenza a quarant’anni da “Un biglietto del tram”

Il  fenomeno fascio-leghista, la sedimentazione delle destre reazionarie nel cuore di un continente in crisi e la riscoperta vitalità nazifascista ai suoi confini, sono questioni di rilevanza storica che non possiamo trascurare. Per questo intorno al 25 aprirle la nostra campagna nazionale insiste nel rilanciare iniziative pubbliche di riflessione sul ruolo dei fascisti nella storia del nostro paese e momenti

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Intervista a un militante di Ernai (organizzazione giovanile indipendentista – Euskal Herria)

Come campagna Noi Restiamo abbiamo avuto l’opportunità di ospitare lo scorso 26 marzo l’iniziativa organizzata in varie città d’Italia dall’organizzazione di solidarietà internazionale verso i Paesi Baschi – EHL, Euskal Herriaren Lagunak – a cui abbiamo recentemente aderito. Abbiamo avuto modo in quell’occasione di intervistare un compagno basco membro dell’organizzazione giovanile Ernai, indagato e poi assolto nel processo di illegalizzazione

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I frammenti di realtà in “Vizio di forma”

L’ultimo film di Paul Thomas Anderson, basato su una recente fatica letteraria dello scrittore statunitense Thomas Pynchon, è un oggetto difficile da maneggiare. La cifra stilistica di questo oggetto si può riassumere nello spiazzamento, nel disorientamento che provoca in chiunque tenti di arrivare al suo nucleo fondamentale. Durante la visione del film lo spettatore si trova nella difficile situazione di

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“Magazzino 18” e il vittimismo italiano

Bologna “la rossa”, la chiamavano: da tempo abbiamo potuto verificare fino a che punto ciò non sia più vero. Di recente lo si è visto nel tentativo di impedire un dibattito sulle foibe all’interno dell’università, con la presenza di storici e ricercatori contro il revisionismo storico. E la situazione si è ripetuta negli ultimi quattro giorni con l’assordante silenzio da parte della “società civile democratica” cittadina,

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