Insostenibilmente. Studenti e ricercatori di fronte al riciclo di un sistema

Siamo studenti e studentesse della Sapienza interessati ad indagare quel “mondo verde” che già da tempo è in costruzione: da una parte per quanto riguarda le rivendicazioni delle popolazioni principalmente coinvolte dalle conseguenze del cambiamento climatico, dall’altra al livello di dibattito politico e piani economici. Solo ultimamente tuttavia la questione ha visto la ribalta mediatica mondiale: dalle mobilitazioni ai vertici

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SOLIDARIETÀ ALLA GENOVA ANTIFASCISTA! L’ANTIFASCISMO NON SI PROCESSA!

Lo scorso 23 maggio, nel pieno della campagna elettorale per le elezioni europee, Genova aveva visto riaffermato il suo animo antifascista in occasione del comizio di chiusura della campagna elettorale organizzato in città da Casapound. Oggi, per quella giornata, sono arrivate oltre 50 denunce. Quella giornata di antifascismo militante arrivava al culmine di una settimana di lotte e mobilitazioni per

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TORINO. CARO RETTORE, L’INDIFFERENZA È IL PESO MORTO DELLA STORIA

Ritorniamo a scrivere in seguito ai gravissimi eventi accaduti al Campus Einaudi che hanno portato al fermo di tre studenti antifascisti. Le lotte, anche quelle più concitate, necessitano di un momento di razionalizzazione degli eventi e di riflessione politica sul contesto all’interno del quale quegli stessi eventi si svolgono. È con questo approccio che pensiamo debbano essere lette le righe

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TORINO. REVISIONISMO FASCISTA E VIOLENZA DELLA POLIZIA, IL RETTORE RIMANE IN SILENZIO

Da anni le organizzazioni fasciste e i partiti di destra come la Lega e Fratelli d’Italia promuovono la giornata del ricordo, istituita dal 2004 con l’accordo con i partiti di centro sinistra. Il “giorno del ricordo“, che promuove una visione fascista della storia è l’occasione per fare avanzare la visione reazionaria della Storia che oggi si è fatta “verità di

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A Taranto tutto cambia affinché nulla cambi davvero: controllo pubblico come alternativa al disastro industriale, sociale e ambientale

La giornata del 29 Novembre a Taranto, che ha visto la convergenza politica di una parte del sindacalismo conflittuale, dei movimenti ambientalisti nonché di comitati di cittadini e associazioni locali, ha saputo rappresentare la contraddizione più alta del vigente sistema di relazioni produttive ed economiche, ovvero la sua totale incompatibilità con la vita su questo pianeta, dalla vita umana e

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Furto di cervelli: oltre la retorica una dura realtà

Negli ultimi anni la questione dell’emigrazione, sia interna che verso l’estero, è ritornata ad essere centrale nel nostro paese, arrivando a raggiungere livelli simili a quelli del secondo dopoguerra. Il fenomeno migratorio odierno però presenta analogie e differenze rispetto a quello che hanno vissuto le generazioni dei nostri genitori e dei nostri nonni e pertanto, per essere compreso, va inquadrato

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Quando c’è bisogno di soldi l’Unisi li cerca nelle tasche degli studenti!

All’Università di Siena non basta essere tra gli atenei con la tassazione più alta in Italia; non gli basta disinteressarsi, al pari di Comune e altre istituzioni, di una dimensione cittadina sempre più escludente, che tra affitti esorbitanti e trasporti sempre più cari preclude l’accesso all’istruzione alle fasce più povere della popolazione, mentre ogni spazio giovanile di aggregazione viene cancellato

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Manfredi, la nostra scelta è restare per lottare!

Ieri, all’inaugurazione dell’Anno Accademico del Politecnico di Torino Manfredi – nuovo ministro dell’università e della Ricerca – ha dichiarato: “Dobbiamo valorizzare i nostri giovani e per questo qui da Torino voglio mandare un messaggio positivo al Paese. Non dobbiamo pensare però che andare all’estero significa per forza una perdita perché viviamo in un mondo globale”. Questa dichiarazione segue di qualche

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Riflessioni a margine della Marcia per l’uguaglianza sociale a Bologna

In Emilia Romagna da settimane si vive un clima politico asfittico, dove la storytelling dominante dipinge una lotta all’ultimo sangue tra la Lega e il Pd, con l’appoggia di tutto l’arcipelago della sinistra, che gioca il tutto per tutto sulla paura del ritorno del fascismo. L’intero establishment politico, economico e mediatico ha da tempo stretto nella morsa del ‘sistema bipolare’

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