Chi sono i nostri nemici

Uno spettro si aggira per Bologna: lo spettro dell’indifferenza. E della guerra tra poveri. Gli studenti sono per definizione quei soggetti sociali che si nutrono di sapere, formandosi una coscienza critica, capace di spingere più in avanti la società. Si deduce quindi che abbiano cervelli attivi, lucidi, reattivi agli input esterni, e che abbiano la capacità di prendere posizione rispetto

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A Bologna vogliono eliminare il dissenso

Quanto accaduto ieri nella zona universitaria, dentro e fuori la biblioteca di discipline umanistiche di via Zamboni 36 è vergognoso ed ingiustificabile: la celere che entra nella biblioteca a manganelli spianati e sgombera con la violenza chi stava studiando, per poi caricare selvaggiamente e a più riprese  gli studenti al di fuori della biblioteca e nell’adiacente piazza Verdi, evoca inquietanti

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Schiavi o morti: non è un’alternativa accettabile

“Bisogna restaurare l’odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare.” (E. Sanguineti, Genova, gennaio 2007)   Un’accusa di alto tradimento. Si conclude così la lettera di Michele, suicida a 30 anni perché sconfitto da questo mondo, una morte che ci sentiamo tremare nelle vene perché quello che dice Michele lo sappiamo tutti, lo viviamo tutti. In questo momento tutti

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Automazione e disoccupazione tecnologica

Ci viene spontaneo interrogarci su che società sarebbe quella in cui stampanti 3D proprietà di grandi aziende producono la maggioranza dei prodotti industriali, i cui i progetti vengono “esternalizzati” a livello globale ad ingegneri che lo fanno per piacere o che comunque sono pagati poco (siccome si può sempre trovare qualcuno che lo fa a un po’ meno). E se

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Siamo dentro la “Tempesta perfetta”…

di Giuseppe Amata In tutti gli interventi si riscontrano interessanti analisi sui diversi aspetti della crisi nell’accertamento delle cause che l’hanno originata, pur se le diverse analisi esprimono ovviamente posizioni contraddittorie non soltanto tra esse, ma anche all’interno di ciascuna di esse. Nell’insieme però la lettura del libro è molto interessante, non solo per avere un’informazione vasta sui diversi aspetti della

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Divisi nella retorica renziana, uniti nella precarietà del reale

Ieri, ad un incontro coi giornalisti a Fano, il neo-riconfermato ministro del lavoro (o meglio, ministro del precariato o del non-lavoro) Poletti si è lasciato andare ad esternazioni che ribadiscono -semmai ce ne fosse bisogno- la natura di classe e antipopolare dei nostri governanti. Ad una domanda sul forte aumento dell’emigrazione italiana (e soprattutto giovanile) degli ultimi anni, egli infatti

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Solidarietà a Lomaz e ai compagni sotto processo

Apprendiamo con rabbia e profonda amarezza la sentenza di condanna a 2 anni e due mesi per Lomaz per gli scontri del 3 novembre davanti alla mensa universitaria. Ricordiamo tutti bene quel giorno, le cariche selvagge della celere, le teste aperte, la caccia all’uomo contro i manifestanti per le vie della zona universitaria, i fermi. Questa assurda sentenza arriva dopo

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“Il vecchio muore ma il nuovo non può nascere”

Sabato e domenica a Roma parteciperemo al convegno organizzato dalla Rete dei comunisti, che riteniamo un momento importante di riflessione e analisi sulla nuova fase che si apre. Crisi economica, crisi di egemonia della borghesia e dei movimenti di classe, competizione globale e scontro interimperialista cambiano gli scenari in cui ci muoviamo costringendoci ad un adeguarmento nella lettura se vogliamo

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