Test invalsi e alternanza scuola-lavoro: due facce della stessa medaglia

La questione che si vuole sollevare nel breve documento che segue parte dalla necessità di analizzare uno strumento di valutazione introdotto nel 2002 come progetto a base campionaria, anonimo e con un unico fine statistico. I test, inizialmente, erano previsti per le classi seconde e quinte delle scuole primarie. Questo strumento ha poi subíto un processo di trasformazione tale che

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L’elite rifiuta gli studenti di serie B… È L’ELITE CHE VA RIFIUTATA

Apprendiamo con rabbia il quadro emerso da ”Scuola in Chiaro”, uno strumento del ministero dell’ Istruzione che mira a dare uno spaccato delle diverse scuole d’Italia sulla base dei diversi fascicoli di autovalutazione. Si tratta di una sorta di ”catalogo degli istituti” che chiunque, famiglie, studenti, docenti alla ricerca della scuola più prestigiosa ha la possibilità di consultare. Ma cosa

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Fedeli, non ti daremo tregua!

Sabato 3 febbraio la ministra Fedeli sarà presente all’università di Parma per l’inaugurazione dell’anno accademico. Dopo aver partecipato a Bologna, pochi giorni fa, a un evento di propaganda della “Futura” scuola tecnologica ed essere stata contestata da studenti e insegnati, ora è il momento di Parma. Ed è il momento per ribadire che il modello di scuola e università portato

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No alla collaborazione tra scuola e forze armate, no all’Alternanza Scuola-Lavoro

Il 13 dicembre quell’istituto aberrante che è l’Alternanza Scuola-Lavoro ha toccato un nuovo punto basso. Come se non bastasse obbligare centinaia di migliaia di studenti ogni anno a lavorare gratuitamente, svolgendo nella gran maggioranza dei casi mansioni inutili, ripetitive e non coerenti col loro percorso di studi, spesso anche in condizioni di non adeguata sicurezza, adesso molti di questi studenti

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ASL: la nuova schiavitù del lavoro minorile voluta da padroni e Unione Europea

In vista dell’assemblea nazionale della campagna “BastaAlternaza” che si terrà Sabato 2 Dicembre a Roma al Csoa “Intifada” in Via Casalbruciato 15, proponiamo il  documento che come Noi Restiamo abbiamo elaborato sull’ASL e la buona scuola. Evento Facebook: Assemblea nazionale della campagna BastAlternanza!   L’ANALISI DEL FENOMENO Il Contesto Europeo Per una riflessione sul senso della legge 107/15 (la cosiddetta

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BastAlternanza: per un’assemblea nazionale contro l’alternanza scuola-lavoro

EVENTO FACEBOOK: https://www.facebook.com/events/936224143206486/ Non è passato molto tempo dalla ripresa dell’anno scolastico che il nuovo sistema di sfruttamento del lavoro, che chiamano “alternanza scuola/lavoro”, ha già ricominciato a produrre gli stessi problemi dello scorso anno. Il caso di uno studente di La Spezia, ferito gravemente durante le ore di alternanza per mansioni tutt’altro che coerenti col percorso di studi e

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A fianco degli studenti contro l’Alternanza Scuola-Lavoro

Oggi 13 ottobre in piazza con gli studenti medi di Roma, Torino e Bologna a dire basta all’alternanza scuola-lavoro e al lavoro gratuito degli studenti. Migliaia di studenti medi in tutta Italia hanno finalmente preso parola contro uno dei cardini della “Buona Scuola” di Renzi, frutto di una visione aziendalistica ed elitaria della scuola (pubblica!). Ma entriamo nel merito. Gli

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Alternanza scuola-lavoro: dal ricatto alla violenza

Da mesi ormai è noto a tutti cosa implica il percorso della cosiddetta “alternanza scuola-lavoro” previsto dalla legge 107: centinaia di ore sottratte allo studio per gli studenti dell’ultimo triennio delle scuole superiori per lavorare gratuitamente presso aziende ed enti pubblici. Un’attività, è bene ricordarlo, resa obbligatoria ai fini del conseguimento del diploma di maturità: al datore di lavoro (o

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All’armi! Siam studenti… Se l’alternanza scuola lavoro si fa anche nell’esercito

Da quando la riforma renziana della scuola ha istituito la famigerata alternanza scuola-lavoro, si sono moltiplicate le cronache che raccontano quanto questa non sia altro che l’ennesima ottima scusa per fornire manodopera a costo zero alle imprese italiane, felici di avere un modo per abbassare ulteriormente il costo del lavoro. Una riforma, insomma, perfettamente in linea con gli assetti attuali

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