Time to organize party – vol. 4

Martedì 22 novembre abbiamo organizzato a Palazzo Nuovo un’assemblea per confrontarci sulle prospettive della nostra generazione con alcune realtà che, in ambiti diversi, si battono per la rivendicazione di diritti, contro la precarietà e le nuove forme di sfruttamento che colpiscono buona parte della popolazione di ogni età, ma che su noi giovani e studenti si abbattono con particolare violenza.
Continua a leggereGenerazione Erasmus o generazione working poor? Dibattito sulle prospettive giovanili al tempo della crisi Martedì 22 novembre ore 17.30 Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio 20, Torino) – aula 18 evento Facebook La campagna Noi Restiamo promuove un’assemblea pubblica per interrogarsi sulle prospettive future di una generazione che un diffuso senso comune dipinge a tratti come “smart”, flessibile, intraprendente, una “generazione
Continua a leggereLe ragioni per cui aderiamo alla campagna Studenti contro Il Technion e al boicottaggio delle università israeliane. #StudentiControilTechnion
Continua a leggereNella giornata di oggi alcuni gruppi di studenti hanno dato vita ad azioni dimostrative e di protesta all’interno degli atenei delle proprie città, azioni finalizzate a sollevare l’attenzione sulle reali finalità e obiettivi del referendum sulla riforma costituzionale; infatti, proprio le autorità accademiche in primis sono fautori dell’ostracismo che si sta verificando ai danni di chiunque si schieri contro la
Continua a leggereGli aggiornamenti sulla lotta dei lavoratori #foodora Leggi su contropiano.org
Continua a leggereTre notizie emerse in questi giorni confermano quanto andiamo dicendo da un po’ e rafforzano la necessità di costruire il #nosociale al governo Renzi, in vista del referendum costituzionale del 4 Dicembre. La prima: l’OCSE ha certificato, se mai ce ne fosse bisogno, che il problema dei NEET, i giovani che non lavorano o studiano, è enorme. In Italia sono il 27
Continua a leggereIn merito all’agitazione dei rider di #foodora, riproponiamo il resoconto di una nostra iniziativa dello scorso anno al Politecnico con Carlo Formenti e Juan Carlos De Martin, nella quale erano emersi aspetti molto interessanti sulla ‘new economy’ e il regime di estrema precarietà e sfruttamento della manodopera su cui si fonda Leggi su contropiano.org
Continua a leggereSabato a Torino c’è stato forse il primo caso italiano di sciopero della “gig economy”, ossia la nuova economia del lavoro a “cottimo”, resa possibile dalle nuove tecnologie. La protesta ha riguardato il settore della consegna del cibo, un ambito che in Italia è in piena espansione e ad oggi vale 400 milioni di euro. Numeri ottenuti anche grazie a
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