Nuove lotte operaie nel mondo del lavoro che cambia (3° Puntata di Equilibrio Precario)

Per sentire il podcast della trasmissione di Radio Città Aperta, clicca qui Dopo esserci occupati di scuole superiori e di università, in questa terza puntata della rubrica di approfondimento “Equilibrio Precario” ci occuperemo delle nuove lotte dei lavoratori nel mondo del lavoro che cambia, anche e soprattutto sotto la spinta del cambiamento tecnologico e della precarizzazione crescente. La prima notizia

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Potere al Popolo #accettiamolasfida

Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta fatta dai compagni di Je so pazzo perché pensiamo che sia un’occasione inaspettata ma importante per creare connessioni tra le esperienze di lotta che animano questo paese. Siamo assolutamente consapevoli che il passaggio elettorale non rappresenta il fine ma solo un mezzo per allargare le maglie attualmente molto strette della rappresentanza, politica aldilà che

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Cona, Venezia: marciare insieme per una causa comune. Verso la manifestazione nazionale del 16 dicembre

Gli ultimi due giorni li abbiamo vissuti fianco a fianco con i compagni migranti del centro di Cona in lotta per il loro diritto a vivere. Durante la giornata di martedì sono partiti in marcia per chiedere che quel campo infernale venga chiuso, e con lui tutti quegli spazi adibiti all’accoglienza delle persone migranti ma che in realtà sono topaie

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BastAlternanza: per un’assemblea nazionale contro l’alternanza scuola-lavoro

EVENTO FACEBOOK: https://www.facebook.com/events/936224143206486/ Non è passato molto tempo dalla ripresa dell’anno scolastico che il nuovo sistema di sfruttamento del lavoro, che chiamano “alternanza scuola/lavoro”, ha già ricominciato a produrre gli stessi problemi dello scorso anno. Il caso di uno studente di La Spezia, ferito gravemente durante le ore di alternanza per mansioni tutt’altro che coerenti col percorso di studi e

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“I movimenti non bastano per combattere il neoliberalismo”. Intervista a D. Harvey

Leggi su Contropiano.org Contropiano, Grazie molte per il suo tempo. Lei è a Bologna per una serie di seminari all’università sul tema “Sovranità, movimenti sociali e il diritto alla città”. La prima domanda è: come vede la traiettoria del capitalismo? Più specificamente, c’è ancora una tendenza verso la globalizzazione? O stiamo assistendo a un periodo di chiusura, un ritorno al

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Bologna, condannarci o ucciderci

Continua la lista di denunce e condanne che stanno venendo notificate in queste settimane ai danni delle lotte sociali e del sindacalismo conflittuale in questa città. Come nelle precedenti occasioni, anche questa volta nostri militanti coinvolti nel dispositivo repressivo. Ma l’evenienza è oggi infame più che mai: la protesta imputata si realizzò lo scorso 15 settembre come risposta immediata alla

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Giovedì 23 marzo. 60 ANNI DI UNIONE EUROPEA, incontro con Luciano Vasapollo

giovedì 23 marzo ore 17.30 Campus Einaudi aula F4 60 ANNI DI UNIONE EUROPEA ma c’è davvero qualcosa da festeggiare? Austerity, precarietà strutturale, disoccupazione, distruzione welfare e diritti sociali, morti nel Mediterraneo, emigrazione di massa, fuga/furto di cervelli. Degenerazione del sogno europeo, o suo coerente sviluppo? Ne parliamo con Luciano Vasapollo, docente dell’Università di Roma la Sapienza e dirigente della

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Schiavi o morti: non è un’alternativa accettabile

“Bisogna restaurare l’odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare.” (E. Sanguineti, Genova, gennaio 2007)   Un’accusa di alto tradimento. Si conclude così la lettera di Michele, suicida a 30 anni perché sconfitto da questo mondo, una morte che ci sentiamo tremare nelle vene perché quello che dice Michele lo sappiamo tutti, lo viviamo tutti. In questo momento tutti

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Automazione e disoccupazione tecnologica

Ci viene spontaneo interrogarci su che società sarebbe quella in cui stampanti 3D proprietà di grandi aziende producono la maggioranza dei prodotti industriali, i cui i progetti vengono “esternalizzati” a livello globale ad ingegneri che lo fanno per piacere o che comunque sono pagati poco (siccome si può sempre trovare qualcuno che lo fa a un po’ meno). E se

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