Schiavi o morti: non è un’alternativa accettabile

“Bisogna restaurare l’odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare.” (E. Sanguineti, Genova, gennaio 2007)   Un’accusa di alto tradimento. Si conclude così la lettera di Michele, suicida a 30 anni perché sconfitto da questo mondo, una morte che ci sentiamo tremare nelle vene perché quello che dice Michele lo sappiamo tutti, lo viviamo tutti. In questo momento tutti

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Automazione e disoccupazione tecnologica

Ci viene spontaneo interrogarci su che società sarebbe quella in cui stampanti 3D proprietà di grandi aziende producono la maggioranza dei prodotti industriali, i cui i progetti vengono “esternalizzati” a livello globale ad ingegneri che lo fanno per piacere o che comunque sono pagati poco (siccome si può sempre trovare qualcuno che lo fa a un po’ meno). E se

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Divisi nella retorica renziana, uniti nella precarietà del reale

Ieri, ad un incontro coi giornalisti a Fano, il neo-riconfermato ministro del lavoro (o meglio, ministro del precariato o del non-lavoro) Poletti si è lasciato andare ad esternazioni che ribadiscono -semmai ce ne fosse bisogno- la natura di classe e antipopolare dei nostri governanti. Ad una domanda sul forte aumento dell’emigrazione italiana (e soprattutto giovanile) degli ultimi anni, egli infatti

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Solidarietà a Lomaz e ai compagni sotto processo

Apprendiamo con rabbia e profonda amarezza la sentenza di condanna a 2 anni e due mesi per Lomaz per gli scontri del 3 novembre davanti alla mensa universitaria. Ricordiamo tutti bene quel giorno, le cariche selvagge della celere, le teste aperte, la caccia all’uomo contro i manifestanti per le vie della zona universitaria, i fermi. Questa assurda sentenza arriva dopo

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Solidarietà agli arrestati del movimento indipendentista catalano!

Questa mattina cinque militanti della Cup, (la coalizione indipendentista e anticapitalista della sinistra catalana), di Arran (organizzazione giovanile indipendentista e anticapitalista) e del Sepc (sindacato studendesco dei paesi catalani) sono stati arrestati per aver bruciato la foto del Re Filippo VI di Borbone e di alcune pagine della Costituzione Spagnola nel corso della manifestazione convocata dagli indipendentisti in occasione della

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Torino. Una partecipata assemblea sulle nuove forme della precarietà e dello sfruttamento

Martedì 22 novembre abbiamo organizzato a Palazzo Nuovo un’assemblea per confrontarci sulle prospettive della nostra generazione con alcune realtà che, in ambiti diversi, si battono per la rivendicazione di diritti, contro la precarietà e le nuove forme di sfruttamento che colpiscono buona parte della popolazione di ogni età, ma che su noi giovani e studenti si abbattono con particolare violenza.

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Bologna. L’insopportabile ipocrisia delle èlites dentro l’università

Ci sono giornate particolarmente significative, che ti danno l’idea di come si muove oggigiorno l’élite padronale nostrana. Oggi è una di quelle. Oggi nella Bologna del Pd si organizza -a porte chiuse o semichiuse- una parte importante dl massacro sociale. Il primo episodio degno di nota si svolge alla periferia cittadina ma nel cuore del mondo istituzionale. L’Opificio Golinelli ospita

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Torino 22 novembre, assemblea pubblica: Generazione Erasmus o generazione working poor?

Generazione Erasmus o generazione working poor? Dibattito sulle prospettive giovanili al tempo della crisi Martedì 22 novembre ore 17.30 Palazzo Nuovo (via Sant’Ottavio 20, Torino) – aula 18 evento Facebook   La campagna Noi Restiamo promuove un’assemblea pubblica per interrogarsi sulle prospettive future di una generazione che un diffuso senso comune dipinge a tratti come “smart”, flessibile, intraprendente, una “generazione

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