Dalla parte degli oppressi, contro il “Giorno del Ricordo”

Anche quest’anno, in occasione del “Giorno del Ricordo”, le istituzioni locali e nazionali si apprestano a celebrare «la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Con la legge n° 92 del 20 marzo 2004, termine

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Bologna e Piacenza: un weekend all’insegna dell’incontro tra istanze sociali

Venerdì sono riprese le lotte per il diritto all’abitare sotto i palazzi del potere a Bologna; sabato è stato importante il rilancio di una nuova articolata mobilitazione nella logistica a Piacenza. Lo andiamo dicendo da mesi in tutte le occasioni pubbliche in cui abbiamo preso parola: la necessaria costruzione di un fronte contro la guerra, su cui stiamo spendendo tanti

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Tecnologia e società: Noi Restiamo entra al Politecnico di Torino.

Al Politecnico di Torino, lo scorso 26 gennaio si è tenuta, con ottima affluenza di studenti, un’iniziativa organizzata dalla campagna Noi Restiamo riguardo alle conseguenze dell’innovazione tecnologica sui paradigmi produttivi. Il progresso tecnologico in campo digitale, infatti, non ha trasformato solo i prodotti finiti e le modalità del loro consumo, ma il processo produttivo stesso, con pesanti ricadute sull’organizzazione produttiva

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Praticare l’antifascismo e l’antirazzismo, oltre la Giornata della Memoria

Il 27 gennaio è una ricorrenza internazionale: così ha stabilito nel 2005 l’assemblea generale dell’ONU. In questo giorno cade infatti l’anniversario dell’apertura dei cancelli di Auschwitz, da parte dell’Armata Rossa; la liberazione del luogo che divenne simbolo dello sterminio scientifico da parte dei nazisti dei “nemici del popolo tedesco”: ebrei, rom, slavi, omosessuali, oppositori politici. Ogni anno in prossimità di

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16/1: NO WAR! NON AVRETE LA VOSTRA GENERAZIONE BATACLAN!

Una giornata molto importante quella di Sabato 16 Gennaio. Migliaia di persone hanno sfilato nelle due grandi manifestazioni di Milano e Roma indette dalla Piattaforma Sociale Eurostop nel triste 25esimo anniversario della prima guerra del golfo. L’ampia partecipazione in piazza, nonostante i bombardamenti ideologici e guerrafondai a cui siamo sottoposti quotidianamente, ha certificato il successo di questa giornata di lotta.

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Crowdfunding: ciclo di incontri su Marx a cura di Roberto Fineschi

Sostenete con noi il crowdfounding lanciato dai compagni di Noi Restiamo Torino! Dateci una mano perchè anche il 2016 sia un anno marxiano! L’anno scorso, dopo gli incontri bolognesi con Giorgio Gattei, il nodo torinese della campagna ha realizzato insieme a Riccardo Bellofiore un ciclo di letture sul “Capitale” di Marx, che abbiamo videoregistrato e messo a disposizione gratuitamente online (i

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Basta politiche di guerra

Pubblichiamo alcuni momenti raccolti nel presidio lanciato dalla Piattaforma Sociale Eurostop.info che sta scendendo in piazza in tutta Italia per chiamare alla partecipazione della giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra il 16 gennaio. Come aderenti alla piattaforma eravamo presenti oggi per ribadire il nostro rifiuto a una guerra permanente che dura da 25 anni, al sistema che la genera e agli

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Fermiamo una guerra che dura da 25 anni

La Piattagorma Sociale EUROSTOP scalda i motori in vista della mobilitazione generale del 16 gennaio contro la Guerra e il sistema che la genera. In qualità di aderenti, ieri abbiamo interrotto con un blitz la conferenza europeista “2030: l’Europa che verrà” (https://www.facebook.com/noirestiamo.bologna/posts/463574880517220). Oggi rilanciamo qui alcune delle immagini che dimostrano come anche a Bologna il lavoro sia stato avviato e

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Eurostop: UE, austerity in casa, guerra alle porte

Appena interrotta la conferenza europeista “2030: l’Europa che sarà”. Un’iniziativa che si è posta l’obiettivo di discutere dei problemi dell’Unione Europea, di pensare alle migliorie necessarie per rendere la sua immagine più appetibile…ma la Campagna Noi Restiamo non crede ci possano essere tante migliorie, la questione sta semmai nel farla consocere per quello che è. Innanzitutto, fanno finta di scambiare

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