Schiavi o morti: non è un’alternativa accettabile
“Bisogna restaurare l’odio di classe. Perché loro ci odiano, dobbiamo ricambiare.” (E. Sanguineti, Genova, gennaio 2007) Un’accusa di alto tradimento. Si conclude così la lettera di Michele, suicida a 30 anni perché sconfitto da questo mondo, una morte che ci sentiamo tremare nelle vene perché quello che dice Michele lo sappiamo tutti, lo viviamo tutti. In questo momento tutti
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